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Guardiola al Bayern, i tedeschi svelano il piano per l’uber alles (by Lorenzo Nicolao)

Creato il 22 gennaio 2013 da Simo785

Guardiola al Bayern, i tedeschi svelano il piano per l’uber alles (by Lorenzo Nicolao)Il tecnico più desiderato del pianeta ha fatto la sua scelta. Questione di soldi o di progetti? Nonostante la firma sia avvenuta lo scorso 20 dicembre non poca è la sorpresa, soprattutto da parte delle testate inglesi. Una beffa per Roman Abramovich, un’occasione persa per il Manchester United che poteva aver trovato il nuovo Ferguson. L’anno sabbatico aveva destato grande curiosità e stuzzicato i sogni di presidenti, sceicchi e perfino calciatori. “Mi piacerebbe allenare in Inghilterra” le parole di Pep in occasione dei 150 anni della Football Association inglese. Ci avevano sperato perfino gli Italiani giocando sulla nostalgia del Catalano. Nulla da fare in Europa regnano altri e non solo per spread finanziario. In quest’ambito di chi è il fair play? Dei Tedeschi. Chi si è accattivato la simpatia del presidente Uefa Michel Platini per i conti in regola? I Tedeschi. Crisi degli stadi? La Bundesliga registra  il 27,63% in più di spettatori sugli spalti dal 1996 al 2011. Un attivo indissolubile è prerogativa delle società della parte più nobile della Germania, la Bavaria.  I conti non sono difficili. Bayern Monaco-Pep Guardiola è un matrimonio perfetto. Soprattutto se le nozze sono state preparate con una “cantera” piena di talenti, giocatori come Lahm, Muller, Schweinsteiger, Kroos, Alaba, Contento e Badstuber che hanno impreziosito in gran parte anche la nazionale di Joachim Loew. Otto 24 milioni in tre anni, non l’offerta più alta, ma già i maligni ipotizzano intrecci e ritocchi al contratto che lo porteranno a guadagnare più del rivale Josè Mourinho. Salute economica e uno scouting produttivo dunque, il top per le esigenze di un allenatore stanco di sentirsi dire che 14 trofei in quattro anni alla fine non sono tanti se hai una squadra di fenomeni che gioca a memoria. In sostanza se il motore tira a che serve il pilota? Pep ha finalmente scelto la piazza della sua nuova avventura, obiettivo alzare la coppa dalle grandi orecchie per la consacrazione. Forse non basta festeggiare una Bundes ogni due anni o nello stesso tempo giocare due finali di Champions League. I Bavaresi sono professionisti e dopo l’addio di Jupp Heynckes il 30 giugno la panchina spetterà a Pep per la ciliegina della torta di una delle squadre più grandi d’Europa per storia, qualità e trofei. Nessuna novità nel calcio internazionale quindi, solo riconfermare il peso del passato. Josè Maria Orobitg, uno dei fedelissimi dell’entourage dell’allenatore dopo i consigli approva: “Il terreno migliore per i risultati migliori”. Non illudiamoci per l’Italia avvicinare i Tedeschi nel ranking oltre l’impresa richiederà pure un miracolo ma poco importa all’Europa calcistica che vorrà vedere la tenuta di Guardiola contro il suo glorioso passato. Se è un grande allenatore saprà trovare senz’altro le marcature giuste per l’unico uomo che è attualmente in grado di impedirgli di vincere la Champions. Poesia e allo stesso tempo beffa, Lionel Messi.


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