La varietà
Il Guarnaccia è un vitigno a bacca rossa di cui non si ha nessuna notizia certa, con un nome che fornisce più confusione che certezze, visto che porta a pensare ad un sottotipo della Grenache francese. Ma nessun test del DNA ha confermato questa ipotesi e anche le somiglianze non sembrano talmente coincidenti da far presupporre questa origine. Ma comunque molti studiosi di ampelografia la ritengono valida, mentre altri preferiscono ipotizzare una origine autoctona, anche se non identificata con nessun territorio. Nessun documento storico riesce a chiarire la provenienza della Guarnaccia, e si può anche ritenere che come molti vitigni specie nel meridione d'Italia possa essere una delle tante uve importate dalla Grecia al tempo della colonizzazione ellenica nel VII secolo avanti Cristo. Questa ipotesi viene supportata dalla diffusione del vitigno, concentrata soprattutto sul litorale Campano, nell'isola d'Ischia e a macchia di leopardo in Calabria. Ad Ischia è molto popolare e lo si trova nei vini rossi dell'isola con il Piedirosso. Il vitigno si presenta con grappoli di medie dimensioni, a forma conica con densità compatte. Anche le bacche sono di medie dimensioni, con buone concentrazioni di pruina sulle bucce nere mediamente spesse e coriacee. Il vitigno è vigoroso, con rese costanti e medie con la maturazione che giunge a fine settembre.
I vini della Guarnaccia
La Guarnaccia fornisce vini di una discreta componente aromatica, con una buona acidità e un discreto apporto alcolico. I vini possono invecchiare, ma non risultano decisivi in termini di qualità, per essere considerati di livello nazionale. Il vitigno infatti non viene quasi mai impiegato in purezza, e trova la migliore associazione con il Piedirosso per gli assemblaggi nell'Ischia, unica denominazione campana in cui viene contemplato. In Calabria viene vinificato in qualche vino da tavola, mentre rientra nella confusione generata dalle sue incerte origini con il Gaglioppo, che fa parte delle denominazioni del Verbicaro e del Pollino. Ma anche qui non viene ben compresa l'ampelografia dei vitigni e la mancanza delle analisi di laboratorio non aiuta certamente a fare luce su quali sono gli impieghi del vitigno.
I vini comunque hanno un buon abbinamento con varie pietanze, a tutto pasto, con servizi che possono essere accompagnati agli antipasti come i salumi freschi o ai primi di sugo. Può accompagnare anche carni rosse non elaborate o quelle bianche aromatiche. Buono l'abbinamento con i formaggi freschi. È un vino da consumo quotidiano, ma può fornire in assemblaggio anche dei vini più eleganti.
I produttori
Ischia è la terra in cui la Guarnaccia trova le espressioni migliori, seppur nel taglio con il Piedirosso in cui partecipa solo in minima parte. Riesce comunque ad apportare una buona gradazione alcolica e una discreta struttura. Il vino risulta così abbastanza profumato e di buon livello. È il caso dell'Ischia Per' E Palummo di Casa d'Ambra, una delle due più famose aziende vinicole dell'isola, in cui il Piedirosso è il vitigno principale con l'85 per cento, mentre il restante 15 per cento appartiene al Guarnaccia. Il vino è di 12% vol, con un colore rubino abbastanza trasparente. Il vino comunque è molto interessante, con profumi che attraggono grazie alla buona intensità. Gli aromi principali sono della viola e della visciola, con belle sfumature al rosmarino e il timo fresco. I toni sono quindi principalmente vegetali e floreali, con pochissima partecipazione di componenti fruttate. Il palato è quindi semplice, anche se molto gradevole, con il finale che svela la sua vena fruttata. L'azienda lascia il vino sui lieviti per un mese, per poi essere affinato altri sette mesi. A tavola l'abbinamento suggerito è con il tonno in guazzetto, un piatto saporito che ben richiama un vino rosso leggero. Ad Ischia i terreni sono prevalentemente ricchi di sabbia e tufo, il che fornisce questi tocchi particolari al vino.
L'azienda Casa d'Ambra è storica, presente sull'isola fin dal 1888, che ha acquisito nel 2006 altri 8 ettari di terreno in affitto oltre ai 6 già di proprietà per portare la sua produzione a 500 mila bottiglie. L'azienda possiede anche un castello del XVIII secolo e sta ampliando anche i suoi locali, con il punto vendita, i punti di degustazione e l'archivio storico aziendale. La sua produzione è prevalentemente in bianco, ma vinifica anche il rosso con il Guarnaccia, di buon livello, che conquista ogni anno almeno tre grappoli per l'associazione italiana sommelier. L'azienda e i suoi vini sono circondati dal mare, presenza fondamentale per i gusti ed i sapori isolani e vinicoli.
La cantina conta su una superficie di ben 3500 metri quadrati e sfrutta sia l'acciaio che il rovere per gli affinamenti con botti da 300 ettolitri di capacità totale, da aggiungere ai 10.000 ettolitri vinificati in acciaio e 300 hl in legno. La produzione è di circa 3000 bottiglie l'ora.