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Gubitosi presenta la nuova Rai 5: "Obiettivo formare un nuovo pubblico per arti figurative" (Ansa)

Creato il 04 dicembre 2013 da Nicoladki @NicolaRaiano
”La Rai ha una grande responsabilità, come servizio pubblico, quella di diffondere e difendere la cultura italiana, anche cercando di far riaffezionare il pubblico a generi e programmazioni diverse”. Così il direttore generale Luigi Gubitosi, illustrando oggi a Viale Mazzini, alla presenza del ministro Massimo Bray, il nuovo palinsesto di Rai 5.
Sette generi d’eccellenza per sette serate: è la nuova dimensione della rete diretta da Pasquale D’Alessandro, che da canale di ‘Intrattenimento culturale’ si trasforma in canale della ‘Cultura e delle Performing Arts’. La sua offerta ricca e variegata permette al telespettatore di trovare – in prima serata – eventi di qualità, ma anche ‘itinerari’ culturali segnati dalle serate tematiche.
Gubitosi ha quindi ricordato l’impegno dell’Azienda e le iniziative già previste, sottolineando l’esigenza di ”dedicare alle arti figurative, del teatro, del cinema d’autore, della letteratura, dell’opera e del balletto, della danza e dei docufilm spazi di informazione anche nelle reti generaliste, con l’obiettivo di allargarne la visibilità, di formare un nuovo pubblico, di rappresentare la pluralità dei linguaggi proposti anche da nuove generazioni di artisti”.
Proprio il 30 ottobre scorso si era svolto al ministero dei Beni culturali e del turismo un incontro tra Bray e Gubitosi. Oggi il ministro, intervenendo a Viale Mazzini, ha tenuto da parte sua a evidenziare come la Rai e il ministero siano due luoghi che diffondono cultura: ”Vorrei che la Rai facesse parte del Mibac perché credo che sia il suo luogo naturale. Credo che legare l’azienda al ministero che sto guidando sarebbe forse la migliore risposta nei confronti di cittadini per quanto riguarda il canone che tutti noi dobbiamo pagare”. Alla domanda dei cronisti se abbia condiviso la proposta con il ministero dell’Economia, Bray ha risposto: ”Ne parlerò con Saccomanni”. Da parte sua Gubitosi ha ricordato che ”le azioni dell’azienda fanno comunque parte del ministero del Tesoro. Credo che il ministero di riferimento per l’azienda cambi in funzione dei programmi: possiamo avere infatti come riferimento il ministero dell’Agricoltura per certe trasmissioni oppure quello dell’Istruzione per altre e, ovviamente, quello dei Beni e delle attività culturali per altre trasmissioni”.

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