L ‘importanza del NOBEL per la medicina è stata la ricerca per stimolare il sistema immunitario contro i tumori. Questo é il vero combattimento moderno. Oltre alle battaglie si deve vincere la guerra. Il corpo umano deve rafforzarsi definitivamente per rendersi immune. Dovremmo essere sulla buona strada. Ogni Governo del globo dovrebbe da oggi sostenere e rafforzare le dotazioni finanziarie re la ricerca. È un impera rivo.
Da Wired.“ Viviamo in un mondo pericoloso”, si legge nel comunicato ufficiale sul sito della Fondazione Nobel. Tra virus, batteri, protozoi vari e funghi, siamo continuamente aggrediti. Ma abbiamo delle linee di difesa: la prima, il sistema immunitario innato, può distruggere i microorganismi invasori e nnescare il processo infiammatorio per bloccarli; nelle retrovie, vi è l’ immunità acquisita, con i infociti T e B che producono gli anticorpi e le cellule killer che distruggono quelle infettate. Questo il contesto (molto generale) in cui inquadrare le scoperte premiate oggi. Cominciamo dalla prima. A Jules Hoffmann va il merito di aver compreso, nel 1996, come i moscerini della frutta rispondano alle infezioni. Hoffmann e il suo team identificarono le numerose mutazioni di un gene –Toll – da cui dipende l’esito del contrattacco. In uno dei suoi studi, Hoffmann infettò dei moscerini con batteri e funghi, scoprendo che gli insetti con le mutazioni nel gene in questione morivano. Lo scienziato concluse che Toll era coinvolto nel riconoscimento dei microorganismi patogeni e che la sua attivazione era indispensabile per innescare la risposta immunitaria.
Le ricerche di Bruce Beutler hanno seguito quelle di Hoffmann. Beutler era in cerca di un recettore delle cellule immunitarie che legasse una parte della parete di alcuni batteri (i Gram negativi) chiamata lipopolisaccaride (Lps), in grado di causare shock tossico setticemico. Nel 1998, la sua équipe identificò, in alcuni topi resistenti alla Lps (che non andavano in shock setticemico), una mutazione di un gene molto simile al Toll dei moscerini della frutta. La scoperta indicava che mammiferi e moscerini usano molecole simili per attivare il sistema immunitario quando hanno a che fare con dei patogeni.
In pratica, erano stati scoperti i sensori del sistema immunitario innato. Da allora sono stati dentificati circa una dozzina di diversi recettori di tipo Toll. Passiamo a Ralph Steinman. I suoi studi portarono alla scoperta di un nuovo tipo di cellule del sistema immunitario, chiamate dendritiche (per la loro forma ramificata). Nel 1973, i suoi esperimenti confermarono le prime ipotesi: che queste attivassero le cellule T (protagoniste dell’immunità acquisita, perché mantengono la memoria di molte sostanze riconosciute come nemiche). Steinman comprese anche che le cellule dentritiche ricevono dei segnali dal sistema mmunitario innato, in base ai quali le cellule T vengono attivate o meno. È in questo modo che il sistema può riconoscere i microrganismi patogeni dalle molecole del proprio organismo. Ammalatosi di cancro al pancreas quattro anni fa e deceduto appena tre giorni fa, è riuscito ad allungare la propria vita grazie a una terepia immunologica basata sulle sue stesse scoperte.
Pierumberto Angeli