Scritto da Raven Clabough
Proprio il mese scorso, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva annunciato che Israele sarebbe stata costretta a ritardare un eventuale attacco agli impianti nucleari iraniani fino alle prossime elezioni israeliane nel 2013. Ma questo non significa affatto che non sia in vista una guerra nel prossimo futuro di Israele. La Forza di Difesa di Israele ha appena richiamato sei battaglioni di riserva in quanto la tensione ai confini egiziani e siriani continua ad aumentare. The Times Of Israel riporta che il parlamento israeliano ha dato il permesso all’ IDF di richiamare altri 16 battaglioni di riserva, se necessario.
Il Times of Israel nota che”Secondo la legge del 2008; Duty Reserve, i soldati di combattimento possono essere chiamati per adempiere al dovere di riserva attiva una volta ogni tre anni, e per sessioni di addestramento brevi durante gli altri due. Le crescenti tensioni tra Israele e Egitto, l’insurrezione in corso in Siria hanno forzato l’esercito a chiedere alla Knesset un permesso speciale per richiamare più soldati e con maggiore frequenza. ”
Tale richiesta è stata approvata dal Consiglio Affari Esteri e Comitato di Difesa, che consente all’IDF di richiamare in servizio attivo fino a 22 battaglioni, di cui sei già convocati.
“Questo significa che l’IDF considera i confini egiziano e siriano come una fonte potenziale di minaccia più grande rispetto al passato”, ha detto l’ex vice capo di stato maggiore, Dan Harel. “L’esercito ha bisogno di una ’risposta’ più adeguata rispetto al passato per affrontare le attuali minacce”, ha aggiunto, riferendosi al progressivo deterioramento del controllo dell’ Egitto sulla penisola del Sinai, con un aumento del contrabbando di armi e altre merci. Inoltre, egli sottolinea la crescente minaccia del terrorismo nel Sinai.
Anche la situazione siriana è altamente infiammabile; Harel ha detto, “che potrebbe esplodere in qualsiasi momento … rappresentando un motivo di minaccia diretta per Israele.”
In risposta a questo clima volatile, l’IDF ha scelto di richiamare le sue riserve e, di conseguenza, ha cancellato le sue sessioni di addestramento dei soldati di leva.
Allo stesso modo, Uzi Dayan, l’ex capo del Consiglio di Sicurezza Nazionale, esorta Israele ad intraprendere un’azione militare. “Questo è il tempo per l’esercito israeliano di estendere il suo controllo all’interno del Sinai”, ha detto Dayan. Ha continuato indicando che si è tenuto un incontro con il Capo di Stato Maggiore dell’esercito israeliano Benny Jants la scorsa settimana al fine di discutere le questioni relative alla penisola del Sinai.
Secondo il quotidiano egiziano Al-Arabiya, la polizia di stanza nella penisola egiziana del Sinai è stata attaccata oltre 50 volte da gruppi palestinesi e da una fazione locale di al-Qaeda.
L’ egiziano Al-Masry Al-Youm osserva che la maggior parte degli attacchi si sono verificati nelle montagne del Sinai centrale, la maggior parte dei quali sono stati eseguiti da gruppi armati palestinesi tra cui Jaljalat, Esercito dell’Islam, Ezz Eddin al-Qassam e al-Qaeda. “La sicurezza in Sinai è ormai fuori controllo e gli sforzi esercitati dai militari e dalla polizia hanno lo scopo di ripristinare un minimo di sicurezza, soprattutto perché una settimana fa, Israele ha accusato l’Egitto di rappresentare per Israele un pericolo addirittura maggiore dell’Iran, nonostante lo Stato Ebraico lo accusi di costruire armi nucleari.” Il governo Egiziano, ha respinto queste accuse, e in risposta ha richiamato il suo ambasciatore da Tel Aviv; le relazioni tra i due governi stanno diventano sempre più tese.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha definito la penisola egiziana del Sinai una “sorta di Wild West”. Netanyahu accusa l’Iran di contribuire a queste nuove tensioni nella regione. Ma le truppe israeliane non sono autorizzate ad entrare nella penisola del Sinai secondo il trattato di pace (Camp David) del 1979 con l’Egitto.Tuttavia, alcuni analisti ritengono che se l’Egitto dovesse violare il trattato di pace, Israele potrà muovere per riprendersi il Sinai. Mordechai Kedar, un ricercatore presso il Begin-Sadat Center for Strategic Studies, fondatore e direttore del Centro Studi sul Medio Oriente e l’Islam, afferma: “ Si tratta di una possibilità che non si può escludere in quanto il Sinai è stato dato all’Egitto in cambio della pace. Se il trattato di pace viene annullato dagli egiziani, ci potrebbe essere una giustificazione per Israele per riprendere il Sinai. Non ho idea se lo farà. Ma se la Fratellanza Musulmana si aggiudica la presidenza [maggio 23] e quindi annulla l’accordo di pace e comincia a muovere l’esercito, questo sarebbe pericoloso e Israele potrebbe probabilmente invadere il Sinai per creare una zona cuscinetto tra Egitto e Israele.”
Quindi, le tensioni tra il governo israeliano e il governo egiziano stanno aumentando drammaticamente. In realtà, secondo DEBKA, il presidente Obama, il Segretario alla Difesa Leon Panetta e il Segretario di Stato Hillary Clinton hanno ricevuto informazioni che Israele ed Egitto si stanno avviando alla guerra.
Al momento, il presidente del Supremo Consiglio Militare dell’Egitto, SCAF, il feldmaresciallo Muhammad Tantawi, ha detto: “Se qualcuno osa avvicinarsi al confine dell’Egitto, noi gli rompiamo la gamba” Il secondo in capo dell’esercito egiziano, Gen. Muhammad Higazi ha aggiunto: “Gli aggressori dovrebbero riconsiderare prima di pensare di attaccare qualsiasi parte del territorio egiziano “.
Entrambe le parti devono condividere qualche responsabilità nella crescente tensione. Mentre l’esercito egiziano non è riuscito a proteggere adeguatamente i siti israeliani e hanno praticamente perso il controllo della situazione, il ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman,il 23 aprile durante una visita a Baku, Azerbaijan, ha contribuito a infiammare le già crescenti tensioni, dichiarando che la minaccia proveniente dall’ Egitto è ancora più grande di quella con l’Iran.
Nel frattempo, oltre alle tensioni tra Egitto e Israele, la situazione in Siria ha contribuito ad aumentare la tensione lungo il confine nei pressi delle alture del Golan, territorio che Israele conquistò alla Siria durante la guerra del 1967.
Dayan afferma che i funzionari israeliani dovrebbero “garantire la sicurezza dei loro civili, sempre assicurandosi di non far crescere le tensioni tra Israele ed Egitto “. Egli aggiunge che l’esercito deve “rispondere con forza perseguendo i terroristi e informando il governo egiziano delle intenzioni di intervenire militarmente in Sinai per braccare questi terroristi “, questo al fine di evitare che le frontiere d’Israele diventino vulnerabili.
Israele sembra si stia preparando ad uno scenario di guerra, e sta fortificando un muro al confine con il Libano.
Il Wall Street Journal riporta che i funzionari israeliani hanno coordinato la costruzione del muro con l’esercito libanese e la forza di peacekeeping delle Nazioni Unite nella regione, UNIFIL.
Ma c’è qualcosa di sospetto in tale affermazione, in quanto Israele e Libano non condividono relazioni amichevoli.
Haaretz ha riferito in aprile che Israele aveva pianificato un’altra invasione del Libano. “Quasi sei anni dopo la seconda guerra in Libano, unità speciali israeliane si stanno preparando a partecipare a incursioni di massa in Libano, dovesse scoppiare un altro round di combattimento con Hezbollah “
Dove porta tutto questo resta da vedere.
http://thenewamerican.com/world-news/item/11220-war-between-israel-and-egypt?