Guerre di occupazione e guerre di liberazione

Sulla guerra in Libia vorrei fare una riflessione molto semplice, molto terra terra.
Un paragone, più che altro.
Se quando nel 1944 l'Europa, Italia compresa, era occupata dai nazisti, sarebbe mai riuscita con le sue solo forze a liberarsene?
A me e penso a molti altri piacerebbe poter attribuire il merito del 25 aprile solo alla Resistenza, ma le cose non sono andate così. Se i vari comitati di liberazione nazionale non avessero avuto armi, finanziamenti, aiuti logistici etc. dagli americani, e se questi ultimi non avessero intrapreso - o avessero fallito - lo sbarco in Normandia, Hitler avrebbe vinto la guerra.
Noi ci avremo pure messo la passione, la rabbia, la disperazione e la manodopera. Ma senza il contributo Usa, invece della UE avremmo avuto il Terzo Reich.
Allora, facciamo per un attimo lo sforzo di metterci nei panni della società civile libica. Quella, per intenderci, che sogna i diritti civili europei e da trent'anni sta zitta e muta sotto il tallone di Gheddafi.
Hanno visto i loro vicini tunisini ed egiziani liberarsi, faticosamente sì ma in tempi relativamente brevi, e hanno deciso di giocarsi il tutto per tutto provandoci anche loro. Il problema è che le istituzioni gheddafiane si sono rivelate molto più solide del previsto, che il rais è determinato, capace, ben armato e ha risorse finanziarie sufficienti ad assoldare tutti i mercenari stranieri che vuole, oltre ad avere dalla sua parte un certo quantitativo di suoi concittadini.
Ecco, se io fossi un membro della resistenza libica, francamente ricevere aiuti internazionali e sapere che il mondo non è indifferente al nostro sforzo, mi farebbe piacere.
Poi si può discutere all'infinito sulle ragioni economiche che muovono gli Usa (vendetta?), la Francia (petrolio? altri interessi economici?), l'Italia (che pare essere andata a rimorchio degli altri senza avere la minima idea né del suo ruolo né dei suoi scopi) e gli altri Paesi coinvolti.
Resta il fatto che, dal punto di vista di un libico, non è una guerra di occupazione: è l'esatto contrario.