“Guerrilla Gardening” è una forma di giardinaggio politico, una presa di posizione di ispirazione ambientalista che, attraverso un’azione non violenta, tende alla riappropriazione del territorio urbano e alla sua riqualificazione.Questo tipo di movimenti è generalmente connesso a tematiche quali l’agricoltura sostenibile e i diritti legati alla terra, nonché la qualità dello spazio cittadino di vita.
Alcuni gruppi attivi rilevano delle aree dismesse e le trasformano in orti e giardini, altri disseminano i loro attacchi nei centri urbani riconquistando aiuole spartitraffico, marciapiedi e angoli in disuso.
I “guerriglieri” possono condurre le loro azioni in segreto e di notte con un’attitudine di ribellione contro il grigio assetto urbano, o coinvolgere enti locali e cittadinanza per un supporto concreto alla loro attività, e a favore di una migliore coscienza collettiva.
“Guerrilla Gardening è un gruppo aperto a tutti, un gruppo di appassionati del verde che ha deciso di interagire positivamente con lo spazio urbano attraverso piccoli atti dimostrativi, quelli che noi chiamiamo “attacchi” verdi. Guerrilla Gardening si oppone attivamente al degrado urbano agendo contro l’incuria delle aree verdi. L’attività principale del gruppo è quella di rimodellare ed abbellire, con piante e fiori, le aiuole e le zone dimesse o dimenticate della città. Il movimento è nato in Italia circa 2-3 anni fa da un gruppo di giovani milanesi che ancora oggi segue e consiglia i gruppi indipendenti. La popolazione cittadina risponde bene, alcune aziende di giardinaggio ci aiutano con consigli e donandoci piante e materiali pro-causa, altri si limitano ad applaudire e ad apprezzare le nostre azioni. Ogni giorno nuovi “guerriglieri” si aggiungono alla nostra causa, per trasformare e riappropriarsi degli sterili ed impersonali spazi comuni cittadini. Nuovi gruppi stanno nascendo in tutte le grandi città.”
GUERRILLA GARDENING www.guerrillagardening.it
INTERVISTA:
IL GUERRILLA GARDENING AFFONDA LE SUE RADICI NELLA NEW YORK DEGLI ANNI ‘70, SVILUPPANDOSI SUCCESSIVAMENTE IN MOLTEPLICI MODI E LUOGHI. COSA VI HA SPINTO A FAR VOSTRO QUESTO MOVIMENTO E AD ORGANIZZARVI IN UN GRUPPO ATTIVO NELLA MILANO DEI NOSTRI GIORNI?
Siamo venuti a conoscenza del movimento che già operava in altri paesi, in particolare in Inghilterra, tramite internet circa tre anni fa. L’idea ci è piaciuta molto e ci siamo accorti che in Italia il movimento era praticamente sconosciuto. Abbiamo chiesto a Richard Raynolds (leader del movimento britannico) il via libera per aprire sito italiano di Guerrilla Gardening in modo da promuovere anche nel bel paese l’iniziativa. Tramite il sito abbiamo avuto la possibilità di entrare in contatto con decine di aspiranti guerrilla gardeners e dare quindi il via agli “attacchi verdi” in tutta Italia. Io e Andrea abbiamo un gruppo qui a Milano di circa 10 persone. Il nostro background è “il giardinaggio”. Io e Andrea abbiamo una piccola impresa di giardinaggio, nata dalla nostra passione per questa disciplina. Partiamo quindi in vantaggio grazie alla nostra esperienza e alla quantità di strumenti a nostra disposizione.
Cerchiamo inoltre di gestire al meglio il sito e di promuovere il più possibile questa attività che da grandi soddisfazioni e stimoli.
Sottolineo il fatto che il Guerrilla Gardening non è un’associazione, ma un movimento che si basa su azioni spontanee di singoli gruppi o singoli cittadini.
UNO DEGLI ASPETTI MOLTO INTERESSANTI DEL VOSTRO OPERARE E’ LA RIAPPROPRIAZIONE DELLO SPAZIO PUBBLICO URBANO, CONDOTTA IN MODO ANONIMO E AI CONFINI DELLA LEGALITA’, MA CON ESITO ESTREMAMENTE POSITIVO PER LA COMUNITA’. CHE SIGNIFICATO HA PER VOI AGIRE NELL’OMBRA E SENZA NOME?
In realtà ci sono diversi modus operandi all’interno del movimento. Generalmente le azioni vengono “firmate” con cartelli e messaggi che identificano il gruppo che ha realizzato l’attacco verde e il messaggio che porta con sé, generalmente critico nei confronti delle amministrazioni che non ritengono un bene necessario il verde pubblico. Il nostro gruppo non ha mai lasciato firme. Le nostre azioni sono mosse dal puro piacere personale e dalla voglia di migliorare la città nella quale viviamo. I messaggi vengono diffusi tramite il sito internet e i rapporti con i media. Inoltre preferiamo agire di notte, per dare meno nell’occhio e per motivi logistico/organizzativi.
AVETE MAI AVUTO RIPERCUSSIONI LEGALI? QUALE POSIZIONE PRENDE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE NEI VOSTRI CONFRONTI?Non abbiamo mai avuto problemi legali. Le leggi che potrebbero interessare il Guerrilla Gardening sono piuttosto ambigue. E’ importante fare affidamento al buon senso, evitando di piantare piante dove potrebbero causare disagi o fastidi all’ambiente urbano (ad esempio piante alte vicino ai semafori che ne comprometterebbero la visibilità). L’amministrazione pubblica ha comunicato con noi spesso tramite commenti alle azioni su giornali e altri media. La posizione è sempre positiva. Una volta abbiamo avuto anche un contatto diretto con l’amministrazione comunale per organizzare qualcosa insieme, ma abbiamo preferito evitare la collaborazione per rimanere in campi diversi. In verità il Guerrilla Gardening non è necessariamente contro le istituzioni, opera semplicemente al di fuori degli iter burocratici arrivando dove i comuni e gli altri enti non possono o non vogliono arrivare.
E’ IMPORTANTE PER VOI LAVORARE IN RETE CON ALTRI GRUPPI LEGATI AL GUERRILLA GARDENING? QUALE E’ LA SITUAZIONE ITALIANA?
Il Guerrilla Gardening è un movimento che si sviluppa localmente in modo diverso per ogni città. Non ci sono state ancora vere e proprie collaborazioni operative tra gruppi per ora. La collaborazione si limita all’aspetto mediatico del movimento. Si cerca di promuovere e diffondere l’idea e le azioni il più possibile tramite i media.
L’ULTIMO ARGOMENTO VORREBBE ESSERE UN AUGURIO PER IL RAGGIUNGIMENTO DEI VOTRI OBBIETTIVI. IN QUESTO MOMENTO STATE LAVORANDO A QUALCHE PROGETTO IN PARTICOLARE? COSA VORRESTE VEDER REALIZZATO NEL PROSSIMO FUTURO?
In questo momento siamo entrati in contatto con delle aziende che si occupano della produzione e vendita di prodotti per il giardinaggio le quali si sono proposte di promuovere il Guerrilla Gardening presso i loro negozi e di aiutare i “guerriglieri” fornendo materiali e piante a prezzi scontati. Uno dei problemi principali del Guerrilla Gardening sono infatti i finanziamenti: le azioni sono tutte autofinanziate e l’acquisto delle piante svuota in fretta le tasche anche dei più motivati.