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Guglielmo Marconi e l'omicidio di Cora Crippen

Creato il 09 ottobre 2014 da Eva Gatti @avadesordre

Marconicrippen Confesso di aver acquistato questo libro per errore: fuorviata dal titolo che mi ricordava il ciclo su Aristotele della mia adorata Margaret Doody, credevo si trattasse di una storia d'invenzione in cui Guglielmo Marconi rivestiva i passi del detective, invece, mi sono ritrovata a leggere una sorta di saggio sugli esordi del telegrafo senza fili e su un delitto realmente accaduto che nel 1910, due anni prima del naufragio del Titanic, rese la telegrafia senza fili estremamente popolare glorificando l'invenzione di Marconi che fino a quel momento era stata piuttosto sottovalutata.
Per narrare la nascita della telegrafia senza fili si parte addirittura da prima di Marconi, descrivendo minuziosamente l'ambiente londinese di età edoardiana tutto volto al progresso e all'interesse scientifico che metteva sullo stesso piano lo studio delle onde herziane con lo spiritismo e secondo l'autore Erik Larson, grazie a questa passione per i fantasmi, lo studioso Oliver Lodge si distrasse dagli esperimenti sulle onde elettromagnetiche cedendo il primato al nostro Marconi che viene dipinto come un carattere piuttosto ombroso: timoroso che gli potessero rubare l'invenzione era perennemente ossessionato dal lavoro. Pare inoltre che fosse dotato di scarsissima empatia cosa che gli procurò molti nemici anche in ambito scientifico.
Di pari passo con la scoperta scientifica Larson ci illustra anche la vita di Hawley Harvey Crippen, medico considerato da tutti un uomo buono, incapace di far male a una mosca, vessato dalla seconda moglie Cora, con ambizione artistiche per cui prese il nome d'arte di Belle Elmore.
Quando la donna scompare Crippen giustifica la sua assenza con un viaggio in America per curare una lontana parente e in seguito annuncia che Belle è morta per una complicazione polmonare. La versione non convince gli amici della donna che interpellano le forze dell'ordine. Crippen confessa di non sapere se Belle sia viva o morta: ha inventato la storia per nascondere che la moglie lo ha abbandonato. Dopo essersi reso disponibile a un primo sopralluogo in casa, l'uomo fugge da Londra con la giovane amante Ethel La Neve, travestita da ragazzo. Intanto ricerche più accurate nella cantina fanno rinvenire i resti di un corpo umano, solo le viscere e brandelli di pelle mentre sono totalmente assenti le ossa. La scoperta suscita molto clamore tanto da far rivivere il mito di Jack lo Squartatore. Crippen e e la sua amante sono ricercati in tutta Europa e un giorno il capitano della nave Montrose diretta in Canada, telegrafa di avere i due a bordo. Il capitano di Scotlan Yard, Walter Dew, sale su un piroscafo più veloce per arrestare Crippen al suo arrivo e l'attenzione mondiale si concentra sulla gara tra le due imbarcazioni mentre il capitano Llewellyn invia ai giornali il resoconto delle giornate a bordo dei due ricercati, ignari di essere stati scoperti.
Il processo giudicherà Crippen l'unico colpevole scagionando la giovane Ethel ma il mistero de "l'omicidio della cantina" come fu ribattezzato dal Times, non venne mai completamente svelato e colpì molto l'immaginazione del giovanissimo Hitchcock che in molti suoi film ripropone elementi tratti da questo spaventoso fatto di cronaca: pare che il sospetto che il vicino abbia sezionato la moglie ne La Finestra sul cortile nasca proprio dal caso Crippen.


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