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Guida ai naviganti: déménager en France!

Da Davideciaccia @FailCaffe

Guida ai naviganti: déménager en France!

È già la terza volta che decido di andare a vivere per un periodo  oltralpe. Questa piccola guida vuole essere utile per chiarire un po’ d’idee sulle cose necessarie da sapere, da portare e da fare prima, durante e dopo aver deciso di andare a vivere in Francia. Tanto per essere chiari, i consigli che seguiranno, non riguardano chi volesse andare a fare un weekend a Parigi col fidanzato: stiamo parlando di periodi di gran lunga superiori ai 30 giorni!
di Etuttounsogno
Avete deciso di andare a cercare fortuna nell’Hexagone? La cosa più importante da fare, ovviamente, è cercare casa, penserete voi. Sì, è vero, ma sappiate che è solo l’inizio. Per cercare casa, esistono dei siti di annunci come leboncoin.fre simili. Ma se siete studenti o giovani lavoratori troverete spesso annunci di “studio” (si legge “studiò”). Gli studiò sono, in pratica, monolocali in grandi residenze. In uno spazio di circa 12-14 mq hai letto, scrivania, angolo cottura e bagno, completamente arredato. Ovviamente i prezzi variano a seconda delle città. Ma possono essere delle buone soluzioni se si arriva da soli e sprovveduti. Queste residenze possono essere gestite dall’università, tramite il CROUS (tipo il diritto allo studio italiano), dai comuni come nel caso dei “Fouyer des jeunes travailleurs”, o da privati.

Guida ai naviganti: déménager en France!
Bisogna considerare che in Francia esiste un’ente che si chiama CAF (caisse d’allocation familiare) che si occupa di fornire sostegno economico e non, alle famiglie o ai singoli con un reddito, diciamo basso. In realtà, tutti i francesi hanno a che fare con la CAF, anche i più ricchi. In particolare, a noi “stranieri” interessa perché forniscono un sevizio di contributo all’affitto (parziale, che può raggiungere circa il 40% del mensile). Cosa bisogna fare per averlo? È molto semplice, bisogna fare una domanda alla CAF di riferimento nella città in cui andrete a vivere. Potete trovare i moduli anche online e iniziare la procedura. Vi chiederanno dati anagrafici, economici, i motivi per cui vi trasferite, i dati del contratto dell’alloggio in cui vivrete e un numero di conto bancario francese. Dopo aver consegnato la domanda allo sportello, potrà passare anche più di un mese dall’accredito del primo contributo, ma non disperate, perché se avrete fatto tutto per bene, vi arriveranno anche gli arretrati.

Secondo problema: aprire un conto.

Se siete giovani studenti o lavoratori (diciamo sotto i 25 anni, a volte anche sotto i 30) le principali banche francesi offrono dei conti senza costi di mantenimento, o con costi veramente irrisori per voi. Fate un giro nelle filiali più vicine a casa vostra e scegliete quello più economico e più comodo, ma sceglietelo presto, perché senza numero IBAN francese non potete fare richiesta alla CAF, ma non potete neanche sottoscrivere un contratto per un abbonamento telefonico. Le banche principali sono: BNP Paribas, Société Générale, Caisse d’éparagne, Crédit Agricole, La Banque Postale, LCL.

Terzo problema: comunicare. 

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La maggior parte dei contratti di locazione, in genere, comprendono anche i costi di un collegamento internet decente. Altrimenti molte aree wifi sono messe a disposizione da locali pubblici, biblioteche, scuole/università etc. Se però volete internet sul vostro smartphone esistono diverse compagnie telefoniche  convenienti. Per esperienza personale diffidate di quelle più famose, in genere sono le più costose perché hanno delle sedi fisiche, cioè hanno dei negozi in giro per la città e devono pagare dei commessi. Le principali compagnie francesi sono: SFROrangeBouygues Telecom. Se decidete di stipulare contratti con loro, vi conviene orientarvi su abbonamenti mensili che vi diano dei pacchetti con telefoni (anche super-tecnologici) inclusi. Ma se non pensate di stare in Francia per più di un anno, vi conviene orientarvi su offerte ricaricabili. Dovete sapere che in Francia, le suddette compagnie, hanno l’abitudine di fare contratti ricaricabili che prevedono la scadenza del credito: 10 euro sono validi 12 giorni (ad esempio) al termine dei quali, scadono, scompaiono, non li avete più, anche se non li avete usati… bye bye money! Per ovviare a questo, orientatevi su compagnie secondarie, gestibili online comeFreemobile, Simyo, LaPosteMobile, e simili!

Quarto problema: muoversi.

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In Francia, almeno dalla mia esperienza, i mezzi pubblici funzionano molto bene. In genere, sia le reti urbane che quelle ferroviarie, sono sempre puntuali, non eccessivamente costose, e se si sa cercare, si può raggiungere praticamente qualsiasi punto della città. Le ferrovie francesi si chiamano SNCF, mentre per i treni regionali bisogna cercare TER della propria regione. Se cercate, invece, delle tratte da e per l’Italia, vi conviene prenotare sul sito Tgv-Europe, che spedisce i biglietti anche in Italia, e con largo anticipo si possono trovare offerte convenienti. Esistono varie carte promozionali che conviene acquistare se si prevede di viaggiare molto sul territorio nazionale, come ad esempio la carta 12-25 che costa una cinquantina di euro e dura un anno. Permette di avere sconti anche molto alti sulle tratte nazionali (quindi non treni per o da l’Italia, e non TER). In ogni caso, quando prenotate, controllate sempre che non ci siano offerte per i giovani anche senza carta. Per quanto riguarda le linee urbane, sul sito del comune troverete in genere il link alla compagnia di trasporti. Esistono spesso abbonamenti annuali o mensili molto vantaggiosi, e può capitare di ottenere ulteriori sconti se ci si presenta con il libretto universitario o con il numero di previdenza sociale che vi avrà fornito la CAF. Quindi prima di fare qualsiasi abbonamento, informatevi.

Last but not least: assicuratevi!

Attenzione ragazzi, qui non si scherza. In Francia è obbligatorio avere un’assicurazione “di responsabilità civile”. Tutti la fanno, serve a coprire danni che si possono recare volontariamente o involontariamente a cose o a persone, con la … propria persona! Non chiedetemi che significa, ma è così! Ma non preoccupatevi, l’assicurazione si fa una sola volta all’anno e quella base (senza optional) costa meno di 20 €. Ce ne sono tantissime, e sicuramente potete chiedere quando arrivate per farvene indicare qualcuna. A me l’università mi ha sempre propinato LMDE. Alcune di queste propongono una copertura assicurativa completa di assistenza sanitaria, assicurazione al volante, e assicurazione per la casa (sì, bisogna farne una anche sull’abitazione, quindi non meravigliatevi se i padroni di casa ve la propongono, anche quella è obbligatoria, e in genere i padroni assicurano i muri e gli infissi, mentre l’inquilino assicura lo spazio “vivibile”…ma è tutto automatico). Io ho sempre fatto quella base + quella della casa compresa nel contratto. Anche perché essendo cittadina europea, basta viaggiare con la tessera sanitaria per avere assistenza (gratuita per le urgenze) in Francia e nei paesi dell’Unione!

Insomma, spero di aver chiarito più dubbi di quanti ne ho creati! Ora che sapete tutte queste cose… godetevi il vostro soggiorno in Francia, conoscete gente, uscite, chiacchierate, scoprite, confrontatevi, divertite, angosciatevi, ma sempre avec plaisir 

;)

So cosa state pensando: oh, finalmente un post utile! Allora, Bon courage à tout le monde! (e nella prossima puntata parleremo di covoiturage e couchsurfing… siete pronti?)


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