Ore 18.15: conclave a casa di S e L.
Programma: celestiale cena di pesce dell’Adriatico – pervenuto in giornata tramite eccelso gruppo d’acquisto – da cucinarsi assaporando minuto per minuto l’elezione pontificia. Ultraterreni momenti.
A nostra disposizione miracolose cicale ancora vive, soavi gamberi, sante sogliole, rane pescatrici* e dei pii pesci che come dice S sono a forma di pesce che io lì per lì dico che sono piccole salpe ma a ripensarci proprio no, commetto un umano sbaglio, ammetto le mie colpe e chiedo perdono.
Già consegnati ad A detta T due calamari che arriveranno dopo già divinamente cucinati in salsa di pomodoro e olive nere.
Nessun pesce San Pietro ma pazienza.
La ricetta di questa sera del Talismano è una vera e propria manna dal cielo, un’epifania. Come sempre Ada ne sa una più del diavolo.
Sogliole in filetti alla cardinale
Sogliole 3
gamberi rossi di San Remo 12
farina 1 cucchiaio raso
burro 50 g + un po’
vino bianco 1 cucchiaio
brodo di sogliola 1 mestolo + 1 cucchiaio
Morale delle Sogliole in filetti alla cardinale: ebbene sì, nel Talismano ci sono anche loro, le Sogliole alla cardianle ed io forse per miracolo non ho ancora cucinato la ricetta. E proprio mentre la sto preparando parte la fumata bianca che più bianca non si può.
Ma procediamo con ordine.
Prima si prepara il burro di gamberetti: si pestano nel mortaio le teste e i carapaci dei gamberi sbollentati, si fa cuocere la pasta ottenuta nel burro, la si filtra e la si fa freddare in una terrina con acqua ghiacciata. Ovviamente per questa ricetta è necessario avere dei gamberi freschi e siccome preferisco preparare il burro prima acquisto al mercato una dozzina di gamberi rossi di San Remo che non deludono le mie aspettative.
Passiamo alle sogliole: tanto sembra facile spellare la sogliola quando lo fa il pescivendolo quanto è complicato farlo nella cucina di casa. La prima sogliola mi richiede studio, qualche tentativo e diversi minuti. Alla terza sogliola capisco bene il trucco e potrei avanti velocemente o quasi, ma sono finite. Stessa storia per quanto concerne la preparazione dei filetti di sogliola.
Poi si mette sul fuoco un po’ di brodo fatto con le teste e lische della sogliola, quanto è pronto si infornano i filetti conditi con il vino bianco e un cucchiaio di brodo e si prepara un roux al quale alla fine si aggiungono burro di gamberetti e code dei gamberetti. Tutto bello rosa.
Nel frattempo si elegge un Papa.
*Dall’angelico al mondano. Leggo su wikipedia che “molte specie dei Lophiiformes – la famiglia delle rane pescatrici - sono caratterizzati da parassitismo sessuale, a volte obbligato”… un pesce dantescamente infernale questa rane pescatrice, un’allegoria tanto puntuale quanto calzante della Chiesa che si insinua carnalmente nella cassetta del pescato. Mi si confà.
P.S. Con S e L negli ultimi due mesi Festival di San Remo e elezioni pontificie. Mi prenoto già per la finale di miss Italia con un’Oca in salmì.