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Hai solo 12 secondi per aggiudicarti un posto di lavoro

Creato il 02 febbraio 2013 da Koalalondinese @farego
by Koala Londinese on Feb 2, 20138:10 pm No Comments

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A qualcuno di voi piace Stephen Fry?!!

O meglio, qualcuno di voi ha mai sentito parlare del mitico so british e talentuoso Stephen Fry?!!

Negli anni ’90 vidi uno dei suoi film in cui interpretava in maniera eccellente, il mio amato Oscar Wilde, autore inglese di cui vado letteralmente pazza. Ogni suo libro é una piccola gemma, peccato che molti conoscano solo il famoso Ritratto di Dorian Gray, vi assicuro che ha scritto libri e favole altrettanto bellissime.

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Il suo amore con il bellissimo Bosie, ad esempio produsse il De profundis che é poesia pura e un inno alla vita di una magnificenza, che pochi nella storia sono stati capaci di scriverne uno cosí, nonostante questa opera fu scritta dopo che Wilde era stato arrestato perché intratteneva una relazione omosessuale con Bosie!

Anyway tornando al nostro Fry, oggi questo brillante uomo ha un suo programma, che io vi consiglio di seguire perché il suo accento truly british puó davvero farvi solo che del bene al vostro maccaronico inglese … in realtá fa del bene un pó a tutti quelli non-british ;)

Mi é capitato questo video fra le mani, e tutto quello che dice é estremamente vero. Ora per chi non é ancora cosí ferrato con la lingua inglese, il vostro Koala vi fa un sunto, sottolineando i punti chiave.

Ad esempio lo sapevate che avete solo 12 secondi per fare un impressione favorevole o sfavorevole, sul vostro interviewer?

Ossia, il modo in cui entrate, come vi muovete, l’insieme della persona, la sicurezza o insicurezza che emanate … e cosi via, possono far decidere in soli 12 secondi, se sarete assunti oppure “cestinati” e il tutto senza bisogno di aprire nemmeno bocca!

Questo é vero, insomma quanti di noi vanno a prime impressioni?

Quanti di noi si fanno giá “un’idea completa” della persona che abbiamo davanti, solo per come magari si veste o si atteggia?

Quanti di noi bollano ed etichettano gli altri, solo in base alle sensazioni o ai pre-concetti?

Entrate in una stanza gremita di gente, guardatevi attorno e pure non volendo avrete “schedato” tutti i partecipanti, divisi a seconda di categorie e gusti, etichettati sotto le voci mi piace e non mi piace, carino o brutto, interessante non interessante …

Lo facciamo perché il nostro cervello ragiona cosí, ha bisogno di catalogare, di archiviare ed etichettare per rendersi la vita piú facile con tutti i milioni e milioni di dati che riceve al secondo!

Ecco che quindi bastano solo 12 secondi per avere una immagine chiara – secondo chi vi sta osservando – di voi stessi. Io di questo ve ne avevo giá parlato in alcuni video su youtube, e anche in altri post basta cercarli sotto la voce Motivational. Ossia di quanto é importante avere fiducia in noi stessi, di “darsi un tono”, e di non partire giá con la convinzione che tanto non ci prenderanno mai, perché inconsapevolmente  trasmetteremo la nostra sfiducia in noi stessi, anche agli altri.

Quindi trovate un modo, un qualsiasi modo per presentarvi a quel colloquio sicuri che vi daranno il posto … ovviamente senza fare i gradassi. Fate i provini allo specchio, fateli con l’amico o il fidanzato, fateli con il cane che scodinzola in attesa di un biscottino, ma non andate sfiduciati e insicuri, perché “puzzerete come pesce avariato”, e state pur certi che l’interviewer lo noterá subito!

In fondo pure che vi hanno detto 99 no, chi lo dice che il centesimo sará pure quello un no?!!

Altra cosa interessante che viene detta nel video é quello delle domande che non vi dovrebbero fare, e a cui quindi non siete dovuti a rispondere. Tipo se avete dei figli o volete avere in futuro dei figli, oppure se siete dei britannici puri oppure no [questo perché in UK, esiste una legge di ugualianza detta anche di pari opportunitá, che impone di non chiedere a nessuno di che religione siete, se siete britannici doc oppure no, se siete dei bianchi o neri ... e cosí via.]

Altro punto importante é delle domande a trabocchetto come quella del: dimmi un tuo punto debole, e qui consigliano di “travestire” la debolezza, facendola diventare invece un vostro punto di forza. Della serie: sono un terrible perfezionista, mi piace portare a termine tutto con estrema precisione. Vedete che qui avete detto che siete dei precisini ossessivi, ma in fin dei conti volete solo fare bene il vostro lavoro ;)

Invece, l’altra domandina a trabocchetto é l’esatto contrario: dimmi un tuo punto di forza. Questa domanda, maschera una seconda domanda volta a sondare se avete mire a “dominare” e a surclassare qualcuno del managment, della serie mai dire che lavorate molto bene da soli … perché suonereste come “non sopporto di essere comandato, voglio fare tutto a modo mio!” Meglio dire qualcosa come “riesco a lavorare bene sia sotto da solo che in gruppo”, vedete come cambia la sinfonia?

Insomma tutti noi vogliamo far carriera, tutti noi possiamo dimostrarci ambiziosi, ma attenzione a come usate le parole e a come vi ponete. Nessuno vuole essere messo sotto i piedi – seppur a parole – da qualcun altro, un qualcuno poi che é lí alla ricerca di lavoro!

Umiltá e pazienza innanzittutto, anche perché ancora non sapete con chi avete a che fare :)

Meglio sempre poi puntare sulle doti interpersonali, che siete capaci di amalgamarvi bene in qualsiasi gruppo, perché nessuno vuole avere nella propria azienda un’eremita a cui non va di ascoltare nulla e nessuno ;)

In ultimo io aggiungerei un mio spassionato mega-consiglio: non vi lamentate mai dell’azienda per cui state lavorando, o dei precedenti lavori!

Alla sottoscritta che invece anni fa lo fece, costó una bocciatura netta durante un colloquio di lavoro per un’importante azienda. Questo é un big don’t, quindi occhio a cucirvi la bocca e a non lamentarvi di questo e quello. Perché se lo avete fatto giá una volta, quelli penseranno che lo rifarete di nuovo anche con loro, e che quindi troverete il pelo nell’uovo ovunque, e uno cosí ma chi lo vuole?!!

Ah beata esperienza ;)

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Sir Koala ringrazia e saluta.

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