Magazine Diario personale

Hai vinto?

Da Ant0n3l

Dunque, sono assente da un po’ perché - oltre ad aver seguito minuto per minuto le elezioni - avevo un settenne da tenere a bada. Domani riaprono le scuole, fffffiiiiuuuu… 
Sarà che dopo anni (tanti) sono tornata a votare ma questa volta la politica ha rapito notevolmente la mia attenzione.
Filippo l’altro giorno mi ha chiesto “Hai vinto?”.
Interessante. Non mi ero, fino ad ora, soffermata a riflettere su quali elucubrazioni si manifestino nella mente dei bambini quando magari ascoltano certi discorsi tra i genitori. Voi pensate che nell’altra stanza stiano facendo altro e che non sentano nulla di quello che dite ma non è così. Ascoltano, eccome. Tutto.
Ovviamente gli avevo spiegato che la scuola sarebbe rimasta chiusa per tre giorni (poi ne riparliamo, eh?) a causa delle elezioni. Ovviamente mi ha chiesto cosa fossero le elezioni e gli ho semplicemente spiegato che attraverso di esse tutti (o quasi…) i cittadini possono decidere le persone che governeranno l’Italia.
«Ah! Si decide praticamente il Sindaco dell’Italia»
«Sì, più o meno…»
«Hai vinto?»
«Non è che vince o perde una singola persona, si vince o si perde in gruppo»
«Ma il tuo gruppo ha vinto?»
«È difficile a dirsi, si vedrà…»
«Allora hai perso»
«Non è questo l’importante. L’importante è partecipare. È anche importante avere rispetto per le idee degli altri, anche se sono diverse dalle nostre. È importante guardare le situazioni da più punti di vista e non soffermarsi su un’idea per partito preso. A volte è necessario scendere a compromessi perché tutti dicono cose giuste e cose sbagliate, bisogna scegliere il gruppo che senti più vicino alle tue idee ma l’importante è pensare, sempre,  con la propria testa. E, se ci riesci, andare anche “oltre”, guardare in là. L’importante è andare a votare con l’idea di poter contribuire a creare un mondo migliore e sperare che questo accada»
«Ma se tutti dicono cose giuste e cose sbagliate, perché bisogna votarli?»
«Ehm… Per partecipare?»
«Io quando a diciotto anni guiderò la macchina e quindi sarò un adulto, voterò solo chi dice tutte le cose giuste»
«E se non ci sarà nessuno che dice tutte le cose giuste?»
«Semplice, non voterò nessuno».
Un giorno approfondiamo anche il discorso sulla capacità di giudizio critico dei bambini, vero? ;-)

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