E insomma ieri notte era Halloween, e io l’ho capito sin dalle 19.00 quando nel giardino del mio nuovo condominio borghesotto sono stata aggredita da streghine, mostrini e zucche con gambe che volevano un dolcetto (che io non avevo).
Pure il centro era tutto pieno di guiris e autoctoni vestiti da mostri, che finalmente ho potuto sfoggiare le mie occhiaie senza vergogna alcuna.
Poi sempre ieri sera ho notato che le donne la notte di Halloween se sono brutte si vestono da streghe/befane (e stanno da dio senza troppi sforzi) mentre se sono passabili-carine-belle tendono a vestirsi da draculesse e indossano quei corpini gotici che fanno tanto Camden Town anche se fuori ci sono 8 gradi centigradi, e poi si mettono il rossetto un po’ fuori dal contorno delle labbra e anche un liquido rosso simil-sangue che gli cola dall’angolo delle labbra e che sa tanto di guarra.
Papá tranquillo questo NON È il mio vestito di halloween!
facciamoci del male
Quando penso ad Halloween mi viene il mente questo geniale sketch:
Di questa festa qui mi piace solo il senso di sollievo che provo pensando che per lo meno non sono a Dublino e non corro il rischio di incontrare i bambini irlandesi ubriachi che fanno davvero tantissima paura (vedi qui).
Comunque poi stamattina il giornale mi ha detto che nella super festa di Halloween della comunità di Madrid (dove c’erano circa 12000 persone) sono morte 3 ragazzine giovanissime schiacciate dalla folla per non si sa bene cosa, e mi è venuta una tristezza profondissima dentro che ancora non riesco a scacciare.
E questo giorno di tutti i santi scorre così, che doveva essere un giorno di festa e invece son solo delle brutte ore.
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