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Quando ero giovane e intollerante (e soprattutto senza figli), Halloween non mi piaceva proprio: festa americana, pacchiana, decisamente sciocca come l'abbiamo importata noi.
Poi un po' l'entusiasmo dei figli un po' il desiderio di festeggiare un periodo che anche per noi è importante mi hanno fatto cambiare idea.
Ci sono stati anni in cui l'ho vissuta con maggiore spiritualità. Quest'anno avevo proprio voglia di zucche, storie gotiche e preparativi fatti insieme ai bambini. E l'ho vissuta con gioia e serenità.
Proprio mentre pensavo che si tratta di una festa decisamente non commerciale, se si vuole non farla diventare tale, qualche mio conoscente se ne viene fuori con la storia che Halloween è stato importato dall'America per motivi commerciali.
Sarà. E per carità, ad Halloween puoi vendere le rimanenze di costumi che non hai fatto fuori a Carnevale, dolci, ecc.
Ma non stiamo parlando di Natale con le sue caterve di doni o della Pasqua con le sue innumerevoli uova di cattivo cioccolato. Se si ha voglia, Halloween è la più economica delle feste: i bambini si aspettano solo un costume in tema, un po' di brivido e qualche cioccolatino.
Per esempio, basta poco per coltivare le zucche, sono vigorosissime e vengono anche sul balcone. Poi si tratta di intagliarle e tenere i semi:
Questa invece l'hanno colorata all'asilo, per non rischiare con i coltelli:
I costumi sono stati ricavati da vestiti adatti (es. leggings e felpa neri per il gatto, gonnellina di pizzo preesistente e collant a righe per la strega), rinforzati con qualche accessorio in pile nero, economico e comodissimo da tagliare anche per chi, come me, non ha aspirazioni di santità o vezzi da stilista. Ah, il cappello è costato un euro e mezzo, giusto perché non avevo tempo e voglia di farlo io.
Anche i pipistrelli sono stati ritagliati nel pile e riempiti di lana sucida (in alternativa, il vecchio buon cotone idrofilo va benissimo). E i fantasmi sono di carta da cucina modellata su una pallina di carta stagnola.
Il brutto di tutto ciò? Che Halloween dura solo una notte!
Ma, per poter sfruttare i costumi fino a togliersi la voglia, niente di meglio che un giro nel bosco alla scoperta di luoghi adatti per un set fotografico spaventoso:
Infine, dopo aver girato tutto il bosco, via verso casa! Ci aspettano i dolcetti!
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