Marek Hamšík (Banská Bystrica, 27 luglio1987) è il Moicano del Napoli, si spera non l’ultimo di un calcio sempre più asservito al gioco al rialzo degli agenti dei calciatori. In realtà oggi la cresta è quasi d’obbligo tra i calciatori, ma Hamsik è stato uno dei primi e più coraggiosi per la pettinatura.
Tuttavia, quando si parla del capitano della nazionale slovacca, non si pensa all’acconciatura eccentrica, ma alla classe e alla grinta che mette in campo, al suo moto perpetuo, alle sue capacità tecniche, alle sue potenzialità offensive, non solo l’istinto del bomber sottorete, ma il tiro dalla distanza, se aggiungiamo che è anche ambidestro, in un ambiente in cui, ironicamente, si usa dire che alcuni calciatori hanno l’altra gamba “giusto per salire le scale”, non si può non rimanere colpiti dal talento della Slovacchia. Alcuni esegeti l’hanno accostato a Gerrard e Lampard, io credo che Hamsik sia abbastanza diverso da entrambi, non migliore o peggiore, ma diverso, anche se come loro è sicuramente tra i centrocampisti migliori del panorama internazionale.
Marek inizia a giocare alla tenera età di 4 anni, a 11 anni con lo Jupie Podlavice, la sua squadra, segna 16 reti in una partita, record ancora imbattuto in Slovacchia. Nel 2002 lo Slovan Bratislava cerca di ingaggiarlo, ma la sua squadra ha delle pretese alte, quindi i genitori sono costretti a pagare di tasca propria il trasferimento del figlio, che li ripagherà ampiamente della loro fiducia.
Dopo due anni passa a Brescia, che acquista il suo cartellino per 60.000 €. Dopo soli tre anni, nel 2007, il Napoli di De Laurentis decide di ingaggiarlo per ben 5,5 milioni di euro, contratto quinquennale. All’ombra del Vesuvio Hamsik ha regalato giocate fantastiche, ogni anno migliora e insieme a campioni come Lavezzi e Cavani ha regalato grandi soddisfazioni ai tifosi partenopei. A differenza dei due Sudamericani, però, Hamsik, o come preferiscono chiamarlo gli ultras della Sud Marekiaro, a Napoli sta bene e non vuole andare via, vuole vincere con gli azzurri. La sua permanenza a Napoli non è dovuta certamente al suo contratto, abbiamo visto che in questi anni la squadra è stata una sorta di supermercato per alcune grandi squadre: Juventus e Paris St Germain su tutte, ma il moicano slovacco non ha ceduto, ha preferito il Napoli al Milan, l’interessamento nello scorso mercato estivo è stato palese da parte di Galliani e società. Hamsik, però, ha sempre rassicurato i tifosi dicendo di voler rimanere a Napoli e vincere tutto, l’ha fatto anche di recente, dicendo di apprezzare il lavoro svolto dal nuovo allenatore, Rafa Benitez, meno incentrato sulla corsa tout court, più attento alla corsa palla al piede, una vera manna per un giocatore di classe come lui. Nel Napoli è un leader indiscusso, passano gli allenatori, ma Marek rimane insostituibile, un vero cardine, ambisce alla fascia da capitano, ma solo quando Cannavaro non rientrerà più nei piani della società e ribadisce il suo amore verso la città dicendo che accetterebbe di buon grado la cittadinanza onoraria. Non resta che sperare che possa sfoderare la cresta azzurra. Azzurra sì, è la promessa fatta ai tifosi in caso di vittoria del campionato.
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