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Hanna

Creato il 01 agosto 2011 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Hanna

Anno: 2011 / Distribuzione: Warner Bros / Durata: 120′ /   Genere: Azione – Drammatico / Regia: Joe Wright

 

Immaginate di incontrare, a pochi chilometri dal circolo polare artico, nel mezzo del nulla e circondati dalla neve, una bambina.

Tratti delicati, capelli biondissimi, occhi chiari e pelle bianca come il latte.

Questa bambina, Hanna, punta la pistola verso di voi e spara.

Senza pietà.

Siete morti, o meglio lo schermo vi salva, ma da quel momento siete sue prede.

Come per ogni preda di caccia, verrete trascinati nella sua tana e lì, esangui e spaventati, conoscerete il vostro carnefice.

Nella sua capanna, l’angelica bambina non vive da sola. Potrebbe benissimo, in quanto è perfettamente autosufficiente, ottima cacciatrice (e voi ne siete una prova) e conoscitrice di tante lingue quante tecniche di attacco e di difesa.

Come fa una creaturina di 16 anni ad essere così “addestrata”?

Insieme a lei vive un uomo, Erik, che lei chiama “papà” ma non ha per niente l’aspetto di un padre: molto duro, rigoroso e attento, impone ad Hanna una ferrea disciplina per tenerla sempre pronta e preparata ad ogni evenienza, anche quando dorme.

Pronta a cosa?

Da cosa si devono difendere?

Quindi i due, soli nella capanna in mezzo alla neve, si stanno nascondendo?

Hanna è stata addestrata dal “padre” ad un mondo ostile senza però essere nel mondo. Improvvisamente si sente pronta e decide di entrare nel mondo, con l’entusiasmo di una ragazzina ma con la freddezza di un killer.

Hanna, infatti, deve uccidere l’agente Marissa Wiegler.

Un viaggio nel mondo di Hanna e nel mondo con Hanna che lo spettatore è costretto a fare con la pistola e la telecamera puntata alla tempia.

L’interessante uso dei primissimi piani e degli sguardi in macchina, con un che di “tarantiniano”, infatti ti interpellano direttamente, guardandoti dritto negli occhi, e non ti lasciano via di scampo.

Il viaggio contemporaneamente dentro e fuori Hanna è così reso in modo interessante; complessivamente, con gran dispiacere, bisogna dire però che le ottime premesse del film vengono man mano disattese nel completarsi del viaggio/missione.

La storia a volte è lasciata un po’ così, non chiarita, sospesa e lanciata allo spettatore senza una spiegazione che non sia personale.

Peccato, perché questa disattenzione in sede di sceneggiatura è l’unica (grande)  pecca di un film ben realizzato, molto ben diretto (Joe Wright) ed interpretato da un Eric Bana in lieve crescita, una natural born killer Cate Blanchett, glaciale ma lievemente sotto i suoi alti standard e, soprattutto, una promettentissima Saoirse Ronan che confeziona una performance dicotomica e bifronte, tenera e spietata, metà Alice nel paese delle meraviglie e metà Rambo, ovvero un’adorabile macchina da guerra, che mai stravolge la sua delicatezza e femminilità.

Fatevi catturare da Hanna, prima che Lei catturi voi.

 

Giovanni Villani

 

Hanna
Scritto da il ago 1 2011. Registrato sotto IN SALA. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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