Magazine Curiosità
Marco ne era rimasto folgorato dopo averla udita cantare, una sera, mentre se ne stava al balcone della sua stanza da letto. La fanciulla sedeva sulla sponda di un laghetto artificiale nei giardini imperiali, e la sua voce era così bella e suadente che Marco Polo non seppe resisterle e volle a tutti i costi prenderla in moglie. La bella principessa si chiamava Hao Dong.
Di indole dolce e molto riservata, per lungo tempo Hao Dong ricambiò con il suo amore quello del compagno, e pazientemente ne seguì le gesta, attendendo anche il suo ritorno quando Marco Polo s'intratteneva oltremare per affari.
Arrivò però il momento, per Marco, di fare ritorno a Venezia, e la donna senza alcuna esitazione seguì il marito nella Serenisisma, così lontana dal suo amato Oriente.
Ma la sua vita a Venezia fu in qualche maniera una vergogna per la città, e infatti le cronache non ricordano volentieri quei fatti: invisa al resto della famiglia Polo per questioni di gelosia e avidità, additata per strada dal popolino a causa della sua evidente diversità, malgrado la sua inalterata bellezza la povera principessa si adeguò, per amore del marito, a vivere quasi segregata in casa, per non creare problemi né a sé né al consorte, che nel frattempo era stato diffidato anche dalla Chiesa per quella sua unione "irregolare" con una donna che cristiana non era.
L'unico svago che Hao Dong si concedeva nei lunghi giorni della sua "prigionia" era il canto.
Non era affatto raro infatti, transitando sul ponte nelle serate più calde dell'anno, che molte persone si fermassero ad ascoltare, rapite, quel canto così bello, in una lingua sconosciuta, che ammaliava e commoveva.
Se avessero capito cosa Hao Dong cantava, avrebbe inteso che ella piangeva lacrime amare per la sua terra lontana, luogo in cui un intero impero la onorava, mentre lei viveva felice con suo marito nelle lontane terre del Kathay. Qui a Venezia, invece, solo offese, tristezza e grande malumore.
Per qualche mese la situaizone si trascinò così, fino a quando giunse a palazzo Polo la notizia dell'imprigionamento di Marco da parte dei genovesi.
Una delle sorelle salì per avvisare la cognata, ma invece di riferirle la verità sulle sorti del marito, per ferirla ulteriormente gliene annunciò la morte.
Hao Dong non disse nulla, ma quella stessa notte, dopo essersi data fuoco alle vesti, si lanciò da una delle finestre nel canale sottostante, mettendo fine, come una stella cadente luminosa e bella, alla sua breve e triste esistenza a Venezia.
Da quel giorno, nelle belle sere d'estate, stando sul ponte è ancora possibile sentire un canto debole, indistinto, di cui non essendo possibile stabilire con esattezza la provenienza, non si può far altro che rimanere incantati ad ascoltarne la dolcezza.
Si dice che sia Hao Dong, che canta ancora il suo amore per Marco, sapendo di essere riamata. E certe notti non è affatto impossibile, anche se purtroppo avviene sempre più raramente, scorgere un'eterea figura che dalle alte finestre del palazzo si lascia fluttuare nel cielo, tra le altre case affacciate sul canale.
La figuretta tiene le mani a coppa, e dalle mani si sprigiona una piccola fiammella azzurra: la principessa con quel lumicino viaggia di notte, per ricongiugersi al resto della sua famiglia, rimasta dall'altra parte del mondo, a Oriente.
C'è di più.
Recenti lavori si ristrutturazione delle fondazioni di casa Polo, e del teatro Malibran, dove sorgevano le proprietà della famiglia del mercante, hanno portato alla luce dei vecchissimi resti umani, appartenenti a una donna, forse di razza asiatica, sepolta in quel luogo con un corredo di oggetti di foggia orientale. Tra di essi vi era un preziosissimo diadema imperiale, che reca un simbolo inconfondibile: lo stemma di Qubilay Khan. Si tratta forse dei resti della bella Hao Dong, principessa senza impero morta per amore?
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Antonio Devicienti: sulla scrittura di Adriana Gloria Marigo
La scrittura poetica di Adriana Gloria Marigo concepisce se stessa come ricerca della bellezza e tentativo di incastonare la parola-diamante pur dentro... Leggere il seguito
Da Narcyso
POESIE, TALENTI -
Il sale nella storia: usi e cultura di un prodotto fondamentale nella storia...
La nascita dell'agricoltura è attestata a 10 000 anni fa, durante il Neolitico. Questa grande svolta nella storia umana comportò importanti cambiamenti non... Leggere il seguito
Da Aldo
CUCINA, CURIOSITÀ, STORIA E FILOSOFIA -
Contrasti all’accoglienza degli immigrati
È ormai chiaro che non c’è accordo tra gli stati dell’Unione Europea per la definizione del piano che avrebbe dovuto regolamentare l’accoglienza degli immigrati. Leggere il seguito
Da Paolopol
CULTURA, CURIOSITÀ, OPINIONI -
La Domus Aurea di Nerone
Ho visitato di recente la Domus Aurea, riaperta da qualche tempo al pubblico e restaurata. Durante la visita guidata ho appreso molte interessanti notizie. Leggere il seguito
Da Harielle
TALENTI -
Torna ad esporre a Mesagne Alessandro Mattia Mazzoleni
Dopo cinque anni dalla sua prima mostra, torna ad esporre a Mesagne l’artista torinese Alessandro Mattia Mazzoleni. Sarà inaugurata alle ore 18. Leggere il seguito
Da Lalunaeildrago
TALENTI -
Amelie: Occhi di un mare infinito
Buongiorno a tutti cari lettori. E’ arrivato il nostro appuntamento settimanale con la mia rubrica “5 words for one story” Le parole di questa settimana sono:... Leggere il seguito
Da Andrea Venturotti
RACCONTI, TALENTI