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Harlem Shake: danza virale

Creato il 12 febbraio 2013 da Sulromanzo

Harlem ShakeTutti, o quasi, conoscono ormai Gangnam Style, brano del rapper sudcoreano PSY, al secolo Park Jae-Sang. Il videoclip ufficiale ha superato il miliardo e trecento milioni di visualizzazioni su YouTube.

 

Del resto, la Rete è un vero crogiuolo di fenomeni cosiddetti “virali”, cioè che si diffondono con estrema rapidità e soprattutto a partire dalle condivisioni degli utenti su social network e simili.

 

L’Harlem Shake è un ballo originario dell’omonima zona di Manhattan, dove pare sia nato nell’ormai lontano 1981. Nel 2001 il rapper G. Dep inserisce questa danza nel video della sua Let's get it. Del 2012 è il brano Harlem Shake di Baauer. E così arriviamo alle ultime settimane, in cui questa canzone, e la danza a cui fa riferimento, sono diventate un tormentone. Un vero e proprio nuovo fenomeno virale, appunto.

 

Con modalità simili a quelle del flash mob, all’improvviso si prende a ballare in biblioteca, al college, e persino in ufficio.

 

Ad ogni modo, semplicemente digitando “harlem shake” nella barra di ricerca di YouTube, si troveranno decine di video, organizzati e girati da soli, o in gruppo, e nelle situazioni più disparate, in ossequio a questa nuova mania.

 

Se c’è una cosa in cui il Web, e in generale il mondo delle telecomunicazioni, così come è venuto configurandosi negli ultimi anni, esprime al massimo il suo potenziale, è la capacità di mettere a disposizione di ognuno di noi strumenti che potenzialmente siano in grado di trasmettere dei “messaggi” a tutto il mondo.

 

Retorica tecnocratica? Forse un po’. Comunque l’Harlem Shake è “contagioso”, no?

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