Roald Dahl non è più tra gli autori preferiti dagli studenti. Almeno da quelli britannici. Questo, infatti, è il risultato, forse neanche troppo sorprendente, di un sondaggio effettuato da Renaissance Learning, azienda americana specializzata nella commercializzazione di prodotti dedicati all’apprendimento.
Stando al sondaggio, realizzato su un campione di trecentomila bambini e ragazzi, di età compresa tra i cinque e i sedici anni, Roald Dahl, nonostante resti l’autore più letto in termini quantitativi, non è più “in voga” come prima. Superato, neanche a dirlo, da romanzi appartenenti a due tra le saghe più amate degli ultimi anni, e non solo dai ragazzi: Twilight ed Harry Potter.
Dahl, scomparso nel 1990, è una tra le figure più importanti nel campo della letteratura per l’infanzia; autore, tra gli altri, di romanzi come La fabbrica di cioccolato, Matilde, Le streghe, Il GGG. Portano il suo nome una fondazione, nata nel 1991, poi diventata Roald Dahl’s Marvellous Children’s Charity, e il The Roald Dahl Museum and Story Centre, che si trova a Great Missenden, villaggio nella contea del Buckinghamshire.
Negli ultimi anni, sia a livello editoriale che cinematografico, e a volte in maniera consequenziale, sono emersi personaggi e storie figli dei cosiddetti “miti a bassa intensità”, per citare uno studioso lucido come Peppino Ortoleva. E così ecco che arrivano il maghetto, e poi ancora il vampiro medio-alto borghese e ammiccante, fino a giungere all’eversivo (ma poi davvero?) zombi “umano”, ed innamorato, di Warm Bodies.
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