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Haslital un piccolo mondo

Da Veronica Addazio @SvizzerAmo
Aareschlucht

Giochi d’acqua nelle gole di Aareschlucht. Credit: aareschlucht.ch

La posizione di Meiringen un po’ ai confini dell’Oberland Bernese, la penalizza a scapito della ben più celebre e centrale Jungfrau Region. L’Haslital è luogo di transito obbligato, verso i passi del Brünig in direzione di Lucerna e del Grimsel verso il Vallese e del Furka verso Uri/Gottardo. È una valle che si restringe a partire dal Lago di Brienz man mano che sale.

L’Aare (il fiume più importante della Svizzera) la percorre tutta con le sue acque gelide e dal caratteristico colore verde chiarissimo. Risalendo la valle, a pochi chilometri da Meiringen e raggiungibile con un trenino si aprono le Aarenschlucht, le gole scavate dal fiume nella roccia calcarea, un luogo spettacolare lungo circa un chilometro e mezzo, profondo 200 metri e largo solamente da uno a due metri che si visita seguendo un percorso tra sentieri e passerelle.

Incidentalmente, il nostro Sherlock potrebbe benissimo avere visitato il luogo, visto che è stato aperto già nel 1888, cinque anni prima della pubblicazione del racconto. Se amate i luoghi selvaggi, non molto lontano da Meiringen e raggiungibile con l’immancabile autopostale giallo, ci sono anche delle altre gole, quelle del Rosenaui, altrettanto belle.

Energia elettrica e valorizzazione del paesaggio

Protezione e sfruttamento economico dell’ambiente, talvolta, non sono inconciliabili. Un esempio “virtuoso” è l’esperienza della KWO, Kraftwerke Oberhabli AG, una società che ha come sua finalità principale la produzione di energia elettrica per la quale ha ottenuto in concessione un grande territorio che da poco oltre Meiringen raggiunge il passo del Grimsel e i confini del Canton Berna e nel quale ha costruito dighe, condotte e centrali di produzione. Tranne le dighe, tutto il resto è sotterraneo. Ci sono oltre 160 chilometri di gallerie e la superficie dei laghi artificiali corrisponde all’1% del territorio svizzero: 420 km2 per una produzione che copre i bisogni del 10% della popolazione della Confederazione.

Grimselwelt, un mondo a misura di turisti

Secondo l’accordo di concessione la società doveva occuparsi anche della conservazione del territorio e dell’utilizzo turistico. La cosa interessante è che, una parte è area di protezione integrale dove non si può accedere e che l’attività turistica è no-profit, nel senso che la KWO non ci guadagna, può solamente andare in pari con le spese. Detto così potrebbe sembrare che per la società l’aspetto turistico sia marginale e poco interessante. Invece è stato creato un “mondo” – non a caso chiamato Grimselwelt [Welt = mondo, in tedesco] – dove tutto è pensato e organizzato in maniera perfetta, dall’ospitalità ai trasporti, per un turismo non invasivo e adatto per tutti i gusti.

Uno storico impianto che serviva per trasportare materiali e personali sul luogo di costruzione della diga del Gelmer è oggi la funicolare più ripida in Europa e delle più ripide al mondo: 106%, il che significa praticamente verticale. Si sale con un trabiccolo aperto con una semplice sbarra di protezione tra te e lo strapiombo, lo sguardo sempre verso la valle. Ci sono solo 24 posti per corsa il che impedisce l’affollamento dell’altopiano.

Una volta superati i dieci minuti della corsa che sembrano durare un’eternità, si giunge alla diga e da lì partono numerosi sentieri di montagna da affrontare con l’attrezzatura adatta. Particolarmente gustosa, quella che porta in circa tre ore all’ottima cucina della Gelmer Hut a 2’415 metri di quota. La discesa è meno emozionante dell’andata, proprio di fronte all’arrivo una passerella metallica sospesa, traballante ma sicura, scavalca la valle in un punto dove si incontrano due cascatelle e subito dopo si giunge all’Handeck, un albergo ristorante.

La magia dei cristalli nel buio della grotta

La vena di cristalli

La vena di cristalli

L’unica strada porta al Passo del Grimsel ma prima di giungere in cima si incontrano due laghi quello piccolo, Räterichsbodensee e quello grande, Grimselsee. Entrambi fanno parte della rete di grandi bacini idroelettrici, sotto il Grimselsee è scavata una enorme cavità nella quale è ospitata una delle centrali elettriche.

Visitarla è possibile, basta prenotare presso il Tourist Center Grimseltor a Innertkirchen (www.grimselwelt.ch) ed è una bella esperienza imparare come lavorano le quattro grandi turbine, come si fa la manutenzione degli impianti, come si regola la portata dell’acqua a seconda del fabbisogno energetico della rete nazionale svizzera e tanti altri segreti.

Per giungere nel locale macchine si deve percorrere un lungo tunnel a metà del quale ci aspetta un’incredibile sorpresa. La guida alza una saracinesca e, protetta da un vetro appare una vena di cristalli di quarzo che era stata scoperta durante i lavori di scavo. Il pezzo più grande è stato rimosso rimane questa cavità lunga e stretta dove migliaia di cristalli di tutte le dimensioni e regolari nella loro forma ottagonale brillano alla luce delle lampade.

L’inconfondibile facciata dell’Hotel Grimsel Hospiz

In cima al passo, tra due rami del Grimselsee, si staglia la massiccia figura in granito chiaro dell’Hotel Grimsel Hospiz, inconfondibile per il suo frontone a scalini e le imposte delle finestre di colore rosso acceso. Già nel medioevo il luogo era presidiato tutto l’anno per aiutare e ospitare i viandanti e i mercanti che andavano avanti e indietro da Nord a Sud. Oggi è un albergo di montagna e un luogo di sosta per i numerosi motociclisti e automobilisti che vogliono fare il giro dei passi oltre che punto di partenza per escursioni lungo il lago. Tuttavia, per visitare l’Haslital e il Grimselwelt, non è necessaria una macchina. Il sistema di trasporto pubblico permette di raggiungere tutte le località. Il trenino della MIB, Meiringen-Innertkirchen Bahn permette la coincidenza con il Postbus che quattro volte al giorno raggiunge l’Hospiz.

Per informazioni: www.haslital.ch e jungfrauregion.ch/it


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