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Hem e la sua festa mobile.

Creato il 29 aprile 2012 da Pa1978 @peverina
Hem e la sua festa mobile.
Hemingway mi fa desiderare di impegnarmi a scrivere più spesso, e meglio, molto meglio, di quello che faccio. Di riporre in questo gesto attenzione, tempo, pazienza, cura estrema, silenzio, energia.
Questa è una sensazione meravigliosa.
Una sola pagina in cui Hem parla del proprio taglio di capelli vale più di molti romanzi letti nel corso degli anni. Inutili boriosi romanzi, alti come mattonelle, duri da digerire come mattonelle.
Hem arriva ad una tale purezza di linguaggio, una tale onestà di intenti, da lasciarci tutti ogni volta attoniti, muti, ma spaventosamente felici.
Se dovessi consigliare un libro a qualcuno che non ha mai letto prima d'ora, forse suggerirei di partire da lui. Se rimanessero poche ore di vita sulla terra e qualcuno fosse così stupido da impiegarle a leggere un libro, o così bravo da trovare la concentrazione necessaria, spererei che quel libro fosse Festa mobile.
In quel modo si potrebbe celebrare, leggendo, l'enorme bellezza di questo mondo, e degli uomini.
"Quelli che interferivano con la tua vita lo facevano sempre per il tuo bene e alla fine io capii che quello che volevano era che tu ti conformassi completamente e non ti discostassi mai da un certo modello esteriore comunemente accettato e che poi scialacquassi i tuoi soldi come un commesso viaggiatore a una convention in un qualsiasi modo stupido e noioso. Quelli non sapevano niente dei nostri piaceri né di quanto fosse divertente sentirsi dannati e mai avrebbero voluto o potuto saperlo. I nostri piaceri, che erano quelli dell’essere innamorati, erano tanto semplici e al contempo misteriosi e complicati quanto una semplice formula matematica che può significare ogni felicità o può significare la fine del mondo.Questo è il genere di felicità a cui non dovresti mai mettere mano ma quasi tutti quelli che conoscevi cercavano di dargli un’aggiustatina"
(Festa Mobile, Ernest Hemingway, edizione restaurata, Mondadori)

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