Henrickh Mkhitaryan
Yerevan, 21 Gennaio 1989
Henrickh Mkhitaryan è il talento più noto della storia del calcio armeno: nasce a Jerevan nel 1989 ma si trasferisce dopo pochi mesi dalla nascita in Francia, assieme alla famiglia, per seguire il padre Hamlet, anch’egli calciatore.
Henrickh dunque è figlio d’arte, ma purtroppo perde il padre in giovane età e questo avvenimento lo segnerà nel bene e nel male. Deciso a ripercorrere le orme paterne, torna in Armenia dove inizia a giocare con il Pyunik Yerevan, squadra che lo lancia nel calcio professionistico nel 2006.
Nel 2009 si trasferisce a Donetsk, sponda Metalurg giocando un campionato da protagonista con 12 reti in 37 partite. I rivali cittadini dello Shakhtar stravedono per questo gioiellino dagli inserimenti micidiali e decidono di investirci in maniera molto convinta: 7,5 milioni di dollari finiscono nelle casse del Metalurg e Mkhitaryan inizia la sua avventura alla Donbass Arena. Qui, sotto l’esperta guida del tecnico Mircea Lucescu ottiene la definitiva consacrazione a livello non solo nazionale ma continentale: assieme ai compagni, in una multietnica rosa, partecipa in maniera molto convincente a diverse edizioni della Champions League, ottenendo risultati davvero ottimi. Merito anche dell’intuizione del santone romeno che avanza Mkhitaryan facendolo giocare a ridosso delle punte. I risultati sono oltremodo soddisfacenti, perchè oltre ad un ottima visione di gioco, Henrickh dimostra di avere un ottimo tempo per gli inserimenti e una certa dose di freddezza davanti alla porta, doti che gli permettono, nella stagione 2012 – 2013 di chiudere con un bottino di ben 29 gol in 42 partite, aggiudicandosi anche il premio come miglior giocatore assegnato dagli stessi tifosi dello Shakhtar.
Ma ovviamente, tutti questi numeri attirano le squadre estere, su tutte il Borussia Dortmund che ha fretta di trovare l’erede di Mario Gotze e senza pensarci troppo mette sul piatto un’offerta di 27 milioni di Euro, la cifra più alta mai spesa dal club giallonero per un calciatore. Spesa subito ripagata perchè il Borussia vince la supercoppa di Germania contro il Bayern Monaco per 4 a 3 e Mkhitaryan dimostra di non aver certo perso il fiuto per il gol: due gol in tre partite in Bundesliga per il trequartista armeno che si candida ad essere uno dei migliori interpreti del ruolo per i prossimi anni!