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Henry Purcell, un romantico tra i puritani

Creato il 14 aprile 2011 da Stefanorussoweb

Uno dei compositori più significativi della scena musicale inglese del ‘600 è Henry Purcell.
Organista, cantore e compositore, fu autore di numerosissime composizioni destinate ai concerti, alla chiesa, al teatro e alla corte, e fu il primo musicista ad essere sepolto nell’abbazia di Westminster.
Purcell ebbe la capacità di riunire in sé due opposte tendenze. Se da un lato, infatti, inserì nella sua musica aspetti dei due gusti europei dominanti in età barocca, quello italiano e quello francese, dall’altro le sue opere mantennero, per generi e sensibilità, una profonda “britannicità”, caratterizzata da elementi romantici e dall’utilizzo di dissonanze, scale moderne, modi liturgici e dall’influsso della musica popolare inglese e della tradizione dei madrigalisti rinascimentali.

Probabilmente il principale merito di Purcell fu quello di contribuire a mantener viva la musica in un periodo totalmente negativo per le arti in Inghilterra. La morale puritana, dominante negli anni della sua vita, infatti, determinò sia una graduale riduzione delle parti cantate durante le celebrazioni liturgiche sia un forte rallentamento della produzione teatrale, motivo per cui in Inghilterra arriverà con notevole ritardo l’opera che, nata in Italia, nel frattempo fioriva in tutto il continente.

Di sicuro ebbe maggior libertà compositiva in ambito puramente strumentale.
Le sue Fantasie documentano uno spirito che anticipa quello dei poeti romantici inglesi, caratterizzato da una grande attenzione per la dimensione interiore e per i colori sfumati e indefiniti.
A ciò si aggiunge un enorme lavoro di tipo armonico, che raggiunge uno degli esempi più alti nella Fantasia su una nota, in fa maggiore, in cui una nota, appunto, il do, viene mantenuta per tutta la durata della composizione mentre intorno a essa tutte le altre voci mettono in piedi un discorso complesso e articolato.

Riferimenti bibliografici

  • D. Fabris, A. Garofalo, Henry Purcell, L’Epos, Palermo 1999
  • G. Manzoni, Guida all’ascolto della musica sinfonica, Feltrinelli, Milano 1967

Riferimenti discografici

  • H. Purcell, Integrale delle fantasie, Armonia mundi, 2009

da “Il Pendolo” dell’11 Aprile 2011



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