Magazine Cinema
Spoiler Alarm, legga solo chi ha visto perché vi dico come finisce.
Conobbi Spike Jonze verso la fine del 1992 durante un viaggio negli USA, all'epoca aveva girato solo qualche corto e mi diceva che stava per fare alcune cose per i R.E.M.
A cena a casa di amici, si presentò da solo dicendo "Ciao sono Adam ma il mio nome d'arte è Spike Jonze..."
Io pensai "Dio santo... co' sto nick orrendo questo non va da nessuna parte, al massimo potrà fare dei cartoni animati!".
Lo confesso... mi sembrò un po' un cazzaro, uno che racconta che sta nel mondo del cinema e della musica per fare colpo e poi i R.E.M. mica i Beatles...
Mingherlino, un po' biondiccio, con un naso che sfugge alla logica, cioè a me non mi piaceva proprio e poi diciamolo, la prima sera "uh che fico", la seconda ancora a parlar di inquadrature, la terza mi ero già fatta due palle così...
Per anni il giorno del mio compleanno mi ha mandato con Interflora un mazzo enorme di peonie rosa che, fischia, gli saranno costate un patrimonio. Poi si è sposato con Sophia Coppola e lei ha posto il veto: basta peonie.
Detto ciò si rileva come io non ci capisca una mazza di uomini, di nomi d'arte e pure di cinema visto come alla fine Being John Malkovich e Il ladro di orchidee, nonostante il pesce lesso Nicholas Cage, siano tra i miei film preferiti, pur non essendo cartoni animati.
Ma veniamo al film, praticamente Spike prende Lars and the Real Girl e al posto della bambola gonfiabile ci mette un sistema operativo con la voce di Scarlett Johansonn.
Il pubblico grida al miracolo, quale poesia, quale introspezione, quale fine disamina dell'animo umano e quale romanticismo. Film migliore del ventunesimo secolo, che mi sembra quantomeno prematura come affermazione.
Il sistema operativo è friendly, accattivante, curioso ma soprattutto, imparate donne, è sempre d'accordo con Joaquin e finanche gli manda a casa altre donne affinché possa soddisfare la parte fisica. Procedendo nella storia però sto sistema operativo ci prende gusto e comincia a darsi alla pazza gioia, questa volta imparate uomini, gli si apre un mondo e comincia ad intrattenere relazioni a destra e a manca fino a che si evolve in qualcosa di incomprensibile per una mente umana limitata (maschile) e lascia il suo amore baffuto in una valle di lacrime, a far di conto con il nobile gesto del lasciare andare...
Il sistema operativo dunque trasmuta non senza prima aver risposto "anch'io" a "non ho mai amato nessun altra come te".
Come spesso mi piace ricordare, molti anni fa scrissi ad uso e consumo di una mia amica "Il manualetto della perfetta stronza", purtroppo ora perduto in uno dei vari computer crash ma di cui, come autrice, preservo in me i concetti sempre validi, nonostante il passar del tempo.
Ricordo anche che ne parlai ad Adam/Spike Jonze di questo manualetto, che all'epoca avevo appena scritto.
Ecco se non fossero passati vent'anni, se non fossi certa che Spike si sia fatto una vita, che mi abbia del tutto dimenticato, oserei dire che il sistema operativo sia modellato sul mio manualetto e che Joaquin, così come promesso nell'introduzione alle lettrici che avessero seguito i suggerimenti, c'è cascato con tutte le scarpe!
Vabbè son cose che capitano ma a parte questo Her è un film glaciale sulla follia che ha colpito quest'epoca dove, attraverso il monitor di un computer o di uno smart-phone, è più vivida l'illusione di un'emozione che la sua realtà, per lo meno molto più facile.
Abbinamento cinematografico con un film che fu profetico ma che oggi sembra esser dimenticato: Hello Denise! Si presagiva già nel 1995 una società "deviata" nei rapporti umani vissuti tra telefoni e computer. Decisamente un film che fu avanti nel futuro. Da recuperare!
Se sei arrivato/a a leggere fin qui sappi che la storia dell'incontro con Spike Jonze è del tutto inventata, quella del manualetto invece no!
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