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Sembra proprio che il mito dell'efficienza e della estrema precisione dei tedeschi, unite al rispetto maniacale delle regole, debba essere ormai accantonato.
Sarà che pure la Germania ormai non è più quella di una volta e che, come tutti gli altri paesi europei si sta evolvendo in qualcosa di nuovo, fatto sta che sono troppi gli avvenimenti che ci mostrano una Germania sempre più sciatta, superficiale e, diciamolo chiaramente, pure un po' sporca, dal momento che sia per le mozzarelle sia per questa infezione si parla di batteri prodotti dalla contaminazione fecale delle acque.
Se le mozzarelle blu, esportate dai tedeschi in Italia, patria delle mozzarelle, erano almeno innocue per la salute, questa volta le vittime non sono mancate, grazie ad un batterio velenosissimo che ha provocato una vera è propria epidemia, ancora in corso, soprattutto in Germania e nei paesi confinanti.
Batterio contenuto in qualche alimento non ancora ben identificato, nonostante siano ormai giorni che i laboratori tedeschi stiano cercando di individuare la causa dell'infezione.
All'inizio la responsabilità fu attribuita al cetrolio biologico spagnolo, che per giorni è stato demonizzato, prima di essere assolto per non aver commesso il fatto e non senza che le esportazioni di ortaggi spagnoli non ricevessero danni notevoli.
Oggi la colpa è stata attribuita ai germogli di soia prodotti nella stessa Germania, ma pure questa notizia è stata sconfessatanel giro di poche ore.
L'unica cosa sicura è che l'epidemia ha già fatto 24 morti e costretto al ricovero altre decine di persone, oltre che a produrre danni ingentissimi al commercio di prodotti ortofrutticoli, soprattutto dei paesi mediterranei, per decine e decine di milioni di euro.
Difficile ancora dire come si concluderà la vicenda e soprattutto vedere come l'Unione Europea affronterà la questione dei risarcimenti per i danni subiti dagli agricoltori europei.
Di sicuro oggi scopriamo una Germania molto diversa dal paese sicura guida dell'Unione, affidabile e preciso come sempre l'abbiamo pensata e rappresentata e come l'ha pensata e rappresentata pure il disegnatore giapponese Hidekaz Himaruya in uno strano manga, in cui le Nazioni sono antropomorfizzate (pure omosessualizzate, ma sarebbe un altro discorso) e rappresentate come ragazzi, nato in realtà come racconto unico per il web e che ha ricevuto un successo davvero inaspettato (perché al peggio non c'è mai fine, si sa).
In realtà il protagonista della serie è proprio la nostra amata e bistrattata Patria, o meglio i protagonisti, essendo rappresentata da due fratelli (Italia del Nord e Italia del Sud), direi in modo filologicamente, anche se involontariamente, corretto, essendo gli italiani sempre stati capaci di dividersi in due contrapposti partiti, Romolo e Remo, Guelfi e Ghibellini (e sconfitti i Ghibellini in Guelfi Bianchi e Neri), Coppi e Bartali, fascisti e Comunisti, Tebaldi e Callas e via di questo passo.
L'intera serie è infatti conosciuta come Hetalia, un gioco di parole che in giapponese richiama il concetto di cosa inutile, nel quale l'Italia è rappresentata da due ragazzi di bell'aspetto, ma pigri e piuttosto codardi, ma intelligenti e affascinanti. I due sono molto simili, ma hanno alcuni aspetti che li dividono. Il principale è proprio il rapporto con la Germania, con la quale il Nord ha un rapporto privilegiato, ricorrendo spesso a lei per farsi tirare fuori dai guai in cui invariabilmente riesce a cacciarsi. Il Sud invece non sopporta Germania, anzi la considera la causa di tutti i suoi guai.
La Germania è invece dipinto come un giovane probo e onesto, preciso e affidabile e portato alla disciplina militare. Brusco nei modi e poco incline alle relazioni umane ha però un debole per l'affascinante Italia del Nord, per colpa del quale non di rado gli tocca fare qualche imbarazzante figura.
Una Germania, come dicevo sopra, piuttosto tradizionale, quella rappresentata dal manga e che stride con quella che ormai ci troviamo davanti. Un gigante economico che vuole essere leader dell'Unione Europea ma che manca di una leadership interna. Un paese in chiaro imbarazzo nel prendere decisioni importanti, diviso tra la necessità di mantenere il suo ruolo internazionale e il proprio benessere interno, magari a scapito dei partner, come la Grecia, vittima delle banche tedesche pesantemente e colpevolmente coinvolte nel default strisciante del paese ellenico.
Bisognerebbe proprio che Hidekaz Himaruya aggiorni il manga e ridisegni la Germania, dandole magari le forme di una massaia grassottela, di nome Angela, occupata tutto il giorno a far tornare i conti della spesa.
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