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Hissa hilal: la donna poetessa che combatte contro il fondamentalismo islamico

Da Madyur

“Sono una buona poetessa e ho ricevuto molti voti del pubblico: mi aspetto dio fare bene, Inshallah. ma anche se non dovessi arrivare prima , avrei già vinto la mia sfida: sono già più popolare dei poeti che hanno vinto le precedenti edizioni dello show. Ho raggiunto milioni di persone con i miei versi : continuerò a farlo. Che vinca oppure no”.

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Queste sono le parole di Hissa Hilal. E’ la donna in cui tutti, nel mondo arabo, parlano: saudita, ex giornalista , oggi poetessa di professione , madre di quattro figli , da mesi ogni mercoledì sera tiene attaccati al video milioni di arabi , dall’Egitto agli Emirati Arabi Uniti. Hissa è la star di the Milllion’s Poet , reality show della tv di Abu Dhabi giunto ormai alla quarta edizione. Scopo della trasmissione è scegliere il miglior poeta del Golfo. Un X-factor dei poeti in cui il vincitore porta a casa 1,3 milioni di dollari e l’ammirazione di milioni di telespettatori.

Partito con 48 contendenti erano rimasti in quattro in finale: Hissa era l’unica donna , la prima ad arrivare tanto avanti. Porta il niqab, velo arabo, e quando parla la sua voce melodiosa inchioda il pubblico . “Sono tranquilla – insiste – il mio scopo era portare al di fuori del mio paese e del gruppo di lettori che già mi segue quello che ho da dire. L’ho ottenuto. Io uso la poesia per esprimere i sentimenti profondi di molte persone , soprattutto donne : il dolore di fronte a un divorzio , la frustrazione se ci si rende conto di aver scelto il marito sbagliato e si capisce che la società non ti perdonerà , la rabbia di fronte a chi vuole imporre regole e restrizioni che non sono nel Corano ma vengono spacciate come dettami religiosi. L’ho fatto e la reazione è stata incredibile. Ora posso solo andare avanti e fare meglio”.

La tenacia in una donna saudita è sempre repressa da regole severe come in pochi altri paesi del Mondo , eppure cerca di uscire per dare un ruolo più ampio alla donna. Alcuni versi di Hissa sono fortemente critici nei confronti degli imam più conservatori , hanno attirato su di lei l’attenzione degli estremisti.

Nei siti di Al Qaeda si è discusso sulla possibilità di eliminarla. Il perché è comprensibile “ Ho visto il male negli occhi delle fatwa – recita una delle sue poesie – sono un mostro recitato da religiosi crudeli nella voce, barbari , furiosi e ciechi. Essi portano la morte come un vestito , serrato come una cintura”.

“Mi aspettavo controversie – racconta lei – ma ho sentito lo stesso il dovere di parlare. Troppe persone vogliono soffocare le voci libere. L’estremismo nel nostro mondo sta crescendo sempre di più e sta raggiungendo anche paesi dove è sempre stato estraneo: il Libano, la Siria, il Sudan. Dobbiamo denunciarlo , per il futuro dei nostri bambini e delle nostre bambine : io spero di poter fare qualcosa”.

“Il niqab non mi piace : è un’imposizione, non una scelta. Ma so che me lo togliessi non avrei l’ascolto e l’appoggio che ho oggi, da donna velata , dimostrando di rispettare le tradizioni. Quindi lo tengo e vado avanti così: farmi ascoltare è più importante che mostrare la mia faccia”.

Per diritto di cronaca Hissa è arrivata terza.

madyur

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