1975, Just Jaeckin.
Di che si parla, del romanzo omonimo, ve lo faccio dire da wiki:
"Histoire d'O è un romanzo erotico, pubblicato nel 1954 dall'autrice francese Dominique Aury sotto lo pseudonimo di Pauline Réage.
"O" ama a tal punto René da accettare, come prova del suo amore, di essere portata in un castello a Roissy dove viene data in uso sessuale ad altri uomini e sperimenta pratiche erotiche di ogni tipo. Frustata, sodomizzata, educata a comportarsi come una vera e propria schiava sessuale, O trova la sua felicità proprio in questo progressivo e totale annullamento della sua volontà, nel quale essa rinuncia alla propria libertà lasciando che sia un uomo a detenerla come una sorta di vera e propria proprietà personale. Tuttavia non sarà René a disporre per sempre di lei come padrone assoluto, ma sir Stephen, l'uomo che esercita una sorta di autorità morale anche su René, e che aveva imposto a quest'ultimo di rendere la sua donna una schiava perfetta, per poi infine consegnarla a lui definitivamente".
Una volta tanto wiki non spoliera il finale e rimane così ancora qualcosa di molto interessante da conoscere da sé, leggendo il romanzo oppure guardando questo ottimo film...
Presa per buona la descrizione del romanzo (che non ho letto), il film nella versione integrale m'è parso un'eccellente trasposizione. Con un gran girato in fotografia sfumata e dai colori raffreddati, trasmette intatto quel senso di terrore e dolore commisto al piacere, là dove il piacere oltrepassa la semplice ricerca del contatto fisico e dell'orgasmo. Corinne Clery è veramente superlativa per la parte, anche nei rari momenti di totale vestizione, e più che generosa e credibile in tutti gli altri dove il suo è un ruolo "purissimo" di donna-oggetto-schiava, proprietà prima che amante, di un uomo che ne vuole disporre senza limiti.
Scene di sesso ancora più esplicite al limite della pornografia, torture più realistiche col dosato spargimento di ferite e sangue che pure erano inevitabili visti i trattamenti inferti, avrebbero innalzato ad un particolare Olimpo quest'opera che pure rimane estremamente coraggiosa, persino negli anni '70 che furono magici per il cinema, quanto forse infattibile in quest'epoca di neo-puritanesimo decadente.
A differenza di Justine del Marchese De Sade, O è volontaria nel sottoporsi, per "amore", a quella sudditanza. Accetta e impara a provarne piacere fisico e psicologico, entra talmente nel meccanismo fino a diventare poi essa stessa "padrona". La Proprietà di un essere umano che, complice, partecipa alla cosa è il culmine, tanto che il fatto che il sesso sia omo o etero non ha particolare importanza. Si potrebbe facilmente portare il discorso su ben altri lidi partendo da quest'ultima affermazione...
Il sesso è un motore potente delle attività umane in ogni campo, compreso e soprattutto quello artistico. Guardi un film come questo e da uomo o donna pratico ti chiedi: ma questi quando lavorano? come si guadagnano da vivere? Passa il tempo e tuo malgrado, sempre che non interrompi la visione, ti elevi a sapiens. Pensi che non t'interessa, buon per loro che hanno tempo, denaro oltre che voglia di dedicarsi a quel godimento impareggiabile che può essere il sesso praticato con pienezza dell'essere di corpo e mente, e dico questo indipendentemente da quanto si vede in questo film, indipendentemente anche da eventuali "patologie" possano esprimersi nei protagonisti. Una copula di sfogo ormonale è banale, espletamento di un bisogno fisiologico. Quella fatta tra semplici e omologabili innamorati pure, in quanto pregna di prudenze e accortezze, quando non di pudori. In "Histoire d'O" si vede non il, ma un modo in cui alcuni superano le due modalità citate che potremmo definire come il "livello primitivo", e varcano la porta di un mondo immenso ai più sconosciuto. Le disponibilità economiche sono fondamentali per creare la disponibilità di tempo e di mezzi, per fare e pensare, non per comprare il sesso. Non si faccia confusione su questo, non si elevi a un rango che non gli appartiene qualche noto personaggio d'ipotrofiche fattezze fisiche e cerebrali, per fare un esempio. Come ho detto, qua si vedranno tutti agire, siano essi master o slave, in condizioni di totale volontarietà, mai per necessità. In breve: totale libertà.
Il Partenone se lo merita tutto.
Una visione anche, ma non è per tutti.
Robydick
Magazine Cinema
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Epitaph
Mamma, papà, quanto mi mancate. Da quassù vi vedo sapete? Vi vedo piangere tutto il giorno e anch’io piango per voi. Qui attorno è tutto un mondo nuovo e io... Leggere il seguito
Da Theobsidianmirror
CINEMA, CULTURA, LIBRI -
Miami Vice
Regia: Michael MannOrigine: USAAnno: 2006Durata: 131'La trama (con parole mie): Sonny Crockett e Ricardo Tubbs sono due detectives della polizia di Miami... Leggere il seguito
Da Misterjamesford
CINEMA, CULTURA -
Recensione: "Snowtown"
presenti piccoli spoileril film è presente anche nella piattaforma MyMovies, se qualcuno vuole posso "inviarglielo" in qualsiasi momentoSi parlava proprio ieri... Leggere il seguito
Da Giuseppe Armellini
CINEMA, CULTURA -
Fury – Carri armati e capelli Rockabilly
E’ abbastanza noto che l’identità di un attore passa anche dal suo aspetto e da come questo rimanga tale dentro e fuori di un film. Leggere il seguito
Da Raystorm
CINEMA, CULTURA -
La regola del gioco (2014)
Come pubblicizzano durante i trailer, quest'estate cinematografica dovrebbe essere particolarmente ricca e tra gli altri film che vengono citati nel corso di... Leggere il seguito
Da Babol81
CINEMA, CULTURA -
Ciao 'tata
Tata. Abbreviazione di patata. Tanto era patato il tuo fratellone Elvis, tanto eri riuscita a farti patata anche tu, amore mio. Non posso credere che non ci... Leggere il seguito
Da Theobsidianmirror
CINEMA, CULTURA, LIBRI