"Intellighentia sopito", Walter Passarella
Dopo C'era una volta, recupero dal baule dei ricordi un altro testo che ho scritto anni fa, precisamente il 24 settembre 2003. Mi piace ogni tanto rileggere ciò che ho scritto tra il 1994 e il 2004 in quel piccolo quaderno che conservo ancora sul fondo di un cassetto.Vedo quanto sono cambiata da allora e quanto sono rimasta uguale a ciò che ero. È come uno specchio sul mio intimo io, che mi aiuta a leggere la vera essenza di me stessa, quella parte di me che non è cambiata e mai cambierà.
Vedo ciò che provavo, ciò che pensavo, ciò che credevo giusto o sbagliato.
Vedo come leggevo il mondo che mi circondava.
Vedo se e quanto è cambiato il mondo in questi ultimi anni.
Ho conosciuto un uomo con solo un occhio:
vedeva mezzo mondo
ma ne comprendeva il doppio.
Ho conosciuto un uomo con solo un orecchio:
sentiva mezzo mondo
ma ne ascoltava il doppio.
Ho conosciuto un uomo con solo una mano:
toccava mezzo mondo
ma ne teneva il doppio.
Ho conosciuto un uomo con tutto il cervello:
credeva di capire tutto il mondo
ma non ne conosceva la metà.