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"Ho deciso: per Natale regalo un visone a mia moglie. Vivo. E affamato." (Marco Bernardini)

Da Lacucinadiqb
Il Natale è uno di quei periodi dell'anno in cui si hanno solo certezze: casa addobbata ed albero decorato, giardino in ordine ed in stand-by in attesa del risveglio post solstizio d'inverno, dispensa traboccante di ogni ben di dio, liste di doni da preparare e da acquistare, elenchi di persone da chiamare, email da spedire, bigliettini da compilare....e poi c'è il lavoro, le cene degli auguri, gli aperitivi degli auguri, i bruch degli auguri...qualsiasi cosa sia un "vediamoci, mangiamo, beviamo e poi a casa stravolti con acqua calda e biochetasi" perchè anche a Natale, è la somma che fa il totale. E musica soave, dolce, che commuove e ravana nei nostri ricordi di bimbo perchè a Natale si è tutti più buoni. Anche i pubblicitari, evidentemente.Mai come quest'anno il Natale mi sta mandando fuori di testa:albero: fatto a metà. E comunque non è un albero ma una scala in acciaio ipertecnologica. Posterò le foto.casa addobbata: quello che è rimasto intatto dalle incursioni di Agata, messa in dieta dalla sottoscritta, perchè il suo assetto era diventato davvero troppo basso, e di conseguenza terribilmente dispettosa.giardino: dopo quaranta giorni consecutivi di pioggia, metà delle foglie degli alberi sono diventate una specie di pastone color cioccolato, deliziosamente congelato dal freddo freddissimo di questi giorni che ha creato un inaspettato effetto tundra desolata.dispense traboccanti: direi piuttosto bagagliaio dell'auto, usata per andare alla ricerca, in lungo ed in largo, nella provincia di ingredienti a km zero.liste: ovunque, di qualunque tipo, con giallini (post-it, ndr) in ogni dove che mi ricordano di leggere le liste."incontri" degli auguri: arrivo sempre inseguita dai cani e, nella migliore delle ipotesi, profumo di Soffritto N° 5.colonna sonora: Frank Zappa a nastro, visto che in radio si è deciso di onorare la scomparsa del celebre musicista (morto il 4 dicembre 1993) personalizzando la colonna sonora di ogni singola trasmissione proprio con le note della sua fantastica chitarra. Come se Mozart suonasse il rock :)
E sull'onda di questo clima natalizio, che ha un dio per conto suo, cosa riesco a proporre oggi? Dei frollini (che novità), speziati (ma ti sei proprio sforzata!), con dell'olio evo (ma se sono in giro da anni!?) che fanno parte di un mio studio particolare per un progetto che sta lievitando lentamente (e questa si che è una novità!).Biscotti speziali all'olio evo Ingredienti350 gr Farina Petra, 2 uova bio o 1, 100 gr di olio evo, 140 gr zucchero di canna Ya Basta!, 10 gr bicarbonato di ammonio, 1/2 cucchiaio di zenzero in polvere, 1/2 cucchiaio di cumino in polvere, un sospetto di pepe nero lungo macinato al momento, un pizzico di sale in fiocchi nero.ProcedimentoNella planetaria mescolare le uova a temperatura ambiente con lo zucchero, aggiungere l'olio ed infine la farina setacciata con le spezie, il bicarbonato ed addizionata di sale. Comporre una bella palla che non deve appiccicare, avvolgerla in pellicola alimentare e farla riposare per almeno un'ora al fresco (in questi giorni fuori della finestra sarebbe addirittura troppo) piuttosto che in frigo.Stenderla di uno spesso di 5mm e tagliarla con un tagliabiscotti oppure un coppapasta: ne ho usato uno ovale ed il risultato mi è piaciuto. Quello a forma di stella mi ha lasciata perplessa per la diversa "doratura" delle punte. Stenderli sulla leccarda protetta da carta forno o dagli apposti tappettini antiappiccicamento (lo so, non si chiamano così, ma quando li ho ordinati da Nuvolari mi hanno capita immediatamente!)Cuocerli nel forno statico già caldo a 180° per una decina di minuti e lasciarli raffreddare prima di papparseli con un po' di burro semi-salato ed una marmellata di pompelmo (anche le mamme sull'orlo di una crisi di nervi fanno merenda, non lo sapevate?)p.s.: non vi piacciono le spezie? Un po' di essenza di vaniglia e la scorza grattugiata con la microplane di un limone bio, un cedro appena giunto dal caldo mediterraneo, un'arancia che profuma di sole sapranno consolare in queste giornate così caotiche. ;)"Avvicinandosi il 25 dicembre, decine di migliaia di teneri abeti vengono strappati dai boschi della Penisola per allestire il tradizionale albero di Natale. Ogni anno lo scempio si ripete, tra la generale indifferenza. Soppresso l'Ente protezione animali, figuriamoci se qualcuno ha voglia di proteggere gli alberi. Diciamo la verità: la sola pianta che interessi all'italiano medio è la pianta stabile." (Indro Montanelli)

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