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Ho letto: La figlia perfetta

Da Momsinthecity

Avevo comprato questo libro mesi fa ma poi fra una cosa e l’altra era rimasto in libreria e lontano dai miei pensieri. Poi mio marito cercando un libro da leggere è rimasto colpito dal libro e l’ha preso lui. Dopo pochi giorni lo aveva finito, divorato, decantandone la bellezza. Così è stato il libro che ho messo nella mia valigia prima di partire per le vacanze.

In effetti mi è piaciuto molto… Racconta di due famiglie che si incontrano per caso all’aeroporto di Baltimora, dove entrambe sono in attesa dell’arrivo delle loro bimbe appena adottate in arrivo dalla Corea. Una delle due famiglie è perfettamente americana, socialmente impegnata e politicamente corretta; l’altra è un nucleo familiare iraniano, che ha superato non da molto tempo le difficoltà dell’inserimento nel tessuto sociale degli Stati Uniti. Mentre la prima farà di tutto perché la bimba adottata mantenga i contatti con la sua cultura di origine, la seconda cercherà in ogni modo di assimilarla immediatamente alla realtà di Baltimora. Le storie delle due famiglie, che mantengono i contatti dopo il primo incontro, si incrociano per molti anni, e ogni anno diventa l’occasione per un nuovo confronto, per misurare avvicinamenti e distanze, per osservare i bimbi che crescono e il mondo che cambia. La scrittrice ci accompagna in questo percorso tramite momenti di grande terenezza e di spassosa comicità, dando allo stesso tempo uno spaccato assolutamente attuale sul tema dell’integrazione, facendoci vivere in prima persona la sensazione di non appartenenza degli immigrati, il rimpianto per il mondo e la lingua che ci si è lasciati alle spalle e la volontà di vivere nella terra che si è scelta come nuova casa nonostante tutto e tutti, con le difficoltà e tristezze che questo comporta.

Anne Tyler, La figlia perfetta, Ed. Guanda

Enrica


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