The frozen boy - Guido Sgardoli
E’ arrivato in redazione come “libro per ragazzi” e in effetti vi consiglio di farlo leggere ai vostri figli (a partire dagli 11 anni direi). Ma io l’ho trovato adattissimo anche per gli adulti.
E’ un libro a tratti poetico, commovente, dolce e amaro insieme…
Una storia triste, che però dà speranza.
Insomma mi è piaciuto molto.
La descrizione dei personaggi è ben fatta, attenta. Con poche frasi che dicono molto, pennellate che illustrano, essenziali ma profonde.
La trama è interessante e coinvolgente, ti spinge a continuare a leggere per vedere cosa succederà al professore e al ragazzo che viene dal ghiaccio, anche se poi ti accorgi che “non poteva che finire così”.
Consigliato!
Per chi fosse interessata, incollo qui sotto una descrizione del libro (presa da IBS).
Descrizione
Il dottor Robert Warren è un uomo distrutto dal rimorso e dai sensi di colpa. Con le sue ricerche ha contribuito alla realizzazione delle bombe che hanno raso al suolo Hiroshima e Nagasaki, e suo figlio Jack è morto, dilaniato da un’esplosione in un luogo imprecisato del Pacifco. Abbandonata la base militare e avventuratosi tra i ghiacci con l’intenzione di farla finita, Warren si imbatte nel corpo di un ragazzino racchiuso in una lastra di ghiaccio. Trasportato in laboratorio, il ragazzo viene rianimato, ma inizia a invecchiare rapidamente. Chi è? Da dove viene? Che lingua parla? Non c’è tempo per rispondere a queste domande, perché bisogna scappare dai servizi segreti che vogliono rapirlo e farne una cavia. Età di lettura: da 12 anni.