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Ho messo il tempo a posto, ma non mi ricordo dove...

Creato il 14 agosto 2013 da Valentina Orsini @Valent1naOrs1n1

Ho messo il tempo a posto, ma non mi ricordo dove...
"Ho il tempo", sono certa che io ce l'abbia da qualche parte. Come tutti del resto. Capita a volte, però, di smarrire un po' tutto, perfino il tanto temuto e ricercato "tempo". Lo amo e lo odio. E di tutta questa situazione paradossale ciò che mi avvelena di più l'anima fino a dannarla, è pensare che io da sempre combatta per non perderlo di vista. Faccio il possibile per ricordare a me stessa che in fondo l'essere umano tenda, per sua natura, a dare la colpa al Signor tempo, di tutti i suoi fallimenti. Il tempo come capro espiatorio, il tempo come il più facilmente condannabile sul banco degli imputati. Ma alla lunga tutta questa storia non può reggere, lo capirebbe chiunque. 
Lo capisco nei momenti più comuni delle mie giornate, come quando uno dei miei bambini fa una richiesta specifica e io provo a dirgli: "aspetta un attimo amore, dammi il tempo!". Un bambino odia sentirsi dire così, e inizia ad odiare il tempo tanto quanto i grandi...
E' un rapporto complicato questo, con il Signor tempo. Riuscire a mantenere un certo equilibrio con lui (egli, colui, quel maledettissimo!!!) richiede una certa caparbietà. A volte somiglia alla scusa tra le più banali, della serie: "Ma quando ci vediamo?" e la risposta scontata: "Eh mi piacerebbe, se avessi un po' più di tempo".Stronzate!!! Quasi sempre è così. Il tempo c'è, è lì a nostra disposizione. Eppure capita di perderlo di vista, di non capire più dove sia o peggio ancora vederlo, metterlo a fuoco e sentire la sua voce, ma non riuscire ad afferrarlo. Dio quanto lo odio il tempo quando fa così...
Questo periodo è davvero sfocato, come se la macchina da presa tremolante non riuscisse più a capire dove e come muoversi. Come se non avesse più il binario giusto. Quando si inceppa qualcosa, l'ordine e l'equilibrio spazio-temporale vanno a farsi benedire chissà dove. Forse il tempo è solamente l'ennesima dimostrazione del fatto che, laddove vinciamo e perdiamo, ci siamo NOI. Il resto fa da cornice, sono comparse. Anche se non è da escludere che queste condizionino la nostra vita. 
Ho messo il tempo a posto, ma non mi ricordo dove...
Il tempo aiuta e condanna allo stesso modo (e allo stesso tempo). Assurdo vero? Eppure, per quelli che, come me, fanno del tempo un amico prezioso e un rifugio incontaminato dove esista ispirazione e la più semplice delle possibilità di dire qualcosa e scriverla, è esattamente così. Quando pensiamo di aver perso il nostro tempo, non è lui ad averci abbandonato. No. Siamo noi ad averlo smarrito.
Va così un po' anche nella vita in generale, magari pensiamo di aver perso qualcosa o qualcuno e ci laviamo le mani da ogni responsabilità. Invece...
Io oggi credo di aver perso il mio tempo. Mi guarda, mi osserva costantemente, ogni tanto mi confida qualcosa, una parola un piccolo suono. Ma io non sento nulla, sento solo l'aria che si smuove in qualche modo e va a finire da qualche parte (Dio solo sa dove...). Ho perso il mio tempo, ce l'ho ma non lo trovo. Ed è terribile.

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