Cara Lucrezia,
ti scrivo come se stessi scrivendo ad un’amica. Cinque anni fa avevo conosciuto un ragazzo, il “grande amore della mia vita” (pensavo), ma dopo 3 anni e mezzo, di tira e molla, di lacrime, di insulti, di gelosie , lui ha lasciato definitivamente. Quel giorno è crollato il mio mondo, pensavo di non farcela, avevo toccato il fondo.
Ho dovuto fare un lavoro personale per uscirne, ma devo ringraziare anche delle persone che mi sono state accanto.
Da allora però non sono più riuscita a stare con qualcuno. Avevo e HO paura.
Non riuscivo a lasciarmi andare. Fino a quando, un mese fa, ho incontrato una persona.Con lui ho rifatto l’amore dopo molto tempo. Ma la paura di soffrire ancora e di non essere più capace a stare con una persona, è sempre presente. Lui dice che devo fidarmi, che vuole il mio bene, che aspetterà, che avrà pazienza… E se sta mentendo?
Ma in verità mi domando, si può avere fiducia in un nuovo amore? Come ci si comporta con il ragazzo che ci piace? E soprattutto, perché noi donne stiamo per anni con uomini che ci fanno stare male?
Grazie dell’ascolto.
un abbraccio
Claudia
Cara Claudia,
proprio qualche settimana fa avevo scritto un articolo a riguardo della sofferenza d’amore, “AMORE AGRO-DOLCE“.
Quando ci mettiamo in gioco sentimentalmente, mettiamo in campo tutte le nostre emozioni, belle e brutte che siano, soprattutto quelle antiche che, a volte, scattano dentro di noi come trappole per topi.
Il mio invito è quello di domandarti cosa dentro di te avesse permesso a quel ragazzo, di cinque anni fa, di farti soffrire così tanto. Quale pensiero inconscio ti aveva fatto credere che soffrire per amore fosse giusto, come se TU te lo meritassi?
La paura che sento nelle tue parole non è tanto nei confronti di questo nuovo ragazzo quanto nei confronti di te stessa. La fiducia che dici di sentir mancare mi sembra che sia quella in te stessa, anziché in lui. E che i dubbi siano incastrati nella tua capacità di farti amare, più che di amare.
Noi donne stiamo con uomini che ci fanno stare male fino a quando non risolviamo il binomio amore-sofferenza. Questo legame è antico e risale al sistema famigliare. Quando comprendiamo che ereditare tensioni non nostre non ci appartiene più e molliamo i sensi di colpa, tutto si trasforma. E ci permettiamo di ricevere un amore sano e benefico.
La fiducia in un nuovo amore, a quel punto, sarà possibile. Quando sentirai di meritarlo.
Buona fortuna per la tua nuova conoscenza! Chissà che non diventi amore.
Un abbraccio
Lucrezia Holly