“Oggi chi vive in città vede la campagna come luogo di fuga, come elemento terapeutico, e la usa, ma non la vive né, tanto meno, la capisce.
E i contadini? Odiano i cittadini che la domenica invadono le campagne, arrivano con le auto e lasciano a casa il cervello; ma ne hanno bisogno. Li usano, ma non li conoscono.
Questo approccio reciproco, freddo e utilitaristico, è certamente un segno che la società si sta evolvendo ed esprime bisogni nuovi, ma non è certo foriero di una nuova e feconda relazione. La verità è che si sta perdendo una cultura, quella contadina, e se ne è creata un’altra, quella urbana, ma che in questa evoluzione si sono persi i collegamenti, gli elementi comuni, i punti di contatto e di scambio. Si è creata una ferita che va sanata: occorre creare insieme una nuova cultura.”
Questo brano è tratto dal libro Ho piantato 500.000 alberi. Semplici gesti per cambiare il mondo.
Gli autori sono sono due esperti del settore: Francesca Ossola è un’agronoma esperta di enogastronomia e prodotti tipici, si occupa di agricoltura, marketing territoriale, valorizzazione delle produzioni locali ed educazione alimentare; Enrico Calvo, forestale ed esperto di educazione ambientale, si occupa della gestione di boschi e foreste, biodiversità e servizi ecosistemici.