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Ho trovato una marea di foto. Devo postarle prima o poi...

Creato il 29 novembre 2010 da Eileen
Sono stati giorni strani..giorni pieni, giorni vuoti... giorni in cui ho dovuto diverdere il mio spazio, quello che ho di più caro, il silenzio, le candele, l'incenso i libri e il divano... quello che sto per perdere..
Lui è stato qui, c'era roba sua dovunque e io impazzivo, mi sentivo violata, oppressa, e vivevo ogni cosa, ogni parola con un'angoscia indefinita che mi schiacciava la gola e sibilando mi toglieva il respiro. LaVale c'è ma non c'è, pure lei mi ha invaso la casa e si sta sistemando con un tatto che mi ha sorpreso. Mi aspettavo la sua solita irruenza e invece.. credo che il mio dolore ormai sia palpabile, concreto. E che se ne siano accorti entrambi.
Il Thanksgivings è stato stupendo, come sempre, da Ash e dalle sue sorelle, mi sentivo perfettamente a casa, in famiglia, e questa è una sensazione che mi ha scaldato il cuore. Eppure non riuscivo a non pensare che sarebbe stato il mio ultimo Thanksgivings texano. Il futuro mi terrorizza, inutile girare intorno con miriadi di parole. New York mi terrorizza, l'appartamento dove andrò, senza nemmeno poter aprire le finestre per far entrare l'aria fresca della sera mi fa venire da piangere, e Spen... Spen semplicemnte mi angoscia. Ho passato giorni interi a cercare di evitarlo. Sono uscita al Black Friday, quando avevo sonno, volevo dormire e godermi il caldo buono delle coperte, ma sono uscita. Solo perchè non volevo restare sola con lui. La sua felictà, la gioia che gli traspare negli occhi come un bambino che ha ottenuto il suo regalo di natale sotto l'albero...Eppure, ci cado sempre.Eppure lo cerco, e quando lui è nel mio letto, dormo. Ed è un miracolo, non passare le notti intere a fissare la scveglia, i numeri rossi che scattano, con una lentezza devastante. In un certo modo, mi fa bene. Sigmund Freud diceva "far del male per far del bene"... ma devo tenere a mente che si riferiva alla chirurgia... Ho dei moti di rabbia, ma per lo più, cerco la solitudine. Sempre. E so che è una parte connaturata di me, ma so anche che i giorni del divano e dei libri e del silenzio sono finiti: inizia l'era della condivisione. Vado a vi vere con uomo che, lo so, mi chiamerà Eleonora tutto il tempo. E io lo devo accettare. Mi devo darwinianamente evolvere, o finirò estinta. Ma non so da dove cominciare.
Evviva i T-rex.

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