Magazine Cucina
E' vero. Ci sono luoghi dalla forte identità, luoghi predisposti ad essere "coltivati" per diventare eccellenti. Ma credo anche che se mancano le anime a rendere questo possibile, i luoghi resterebbero semplicemente luoghi.
Invece oggi voglio parlarvi di un luogo a cui le anime hanno dato un sapore diverso. Oggi voglio parlarvi di San Salvatore.
Siamo nel Parco nazionale del Cilento, a due passi da Agropoli, da Paestum. Un Sud poco conosciuto a tanti ma che possiede grandi risorse. (e noi vogliamo raccontarvele).
Ed è qui, nella campagna cilentana, dove il profumo del mirto, del finocchietto e dell'origano regnano sovrani, che nasce quest'azienda agricola. Giovane ma con tanto lavoro alle spalle. Perchè a creare questo piccolo paradiso è un uomo che prima di tutto qui ci è nato e quindi ha un amore, un rispetto per la sua terra commovente.
Si, commovente. Perchè sentir parlare Giuseppe Pagano della terra, delle bufale, del biologico, quello vero, del riciclo, quello sano, del lavoro, quello onesto, fa venir voglia di credere che queste piccole realtà possano risollevare l'Italia. E perchè non crederlo?
San Salvatore nasce nel 2004, con la voglia di valorizzare i vini del Cilento, i vini campani che hanno una storia meravigliosa da raccontare e tramandare.
San Salvatore nasce dalla rivincita di Giuseppe Pagano di ritornare al vino. Come suo nonno prima di lui.
Giuseppe, imprenditore di successo nel settore alberghiero della zona, aveva ancora un sogno da realizzare: un grande progetto enologico, una nuova vita ecocompatibile alla sua amata terra.
"Ma per avere qualità finale bisogna vivere tutti i passaggi, bisogna credere nella qualità perchè paga sempre, bisogna viverci dentro alle vigne."
E così è stato: dal 2004 San Salvatore non lavora la terra ma se ne prende cura, assecondando le vocazioni di un microclima unico. E' proprio per questo che per tutte le coltivazioni (vigneto, uliveto, orto e frutteto), l'azienda adotta solo processi biologici con preparati biodinamici. E i concimi sono tutti fatti in casa, ottenuti, attraverso un ciclo biodinamico integrato, dalle lettiere delle bufale che vivono tra le vigne.
450 capi che vivono in un oasi felice, ascoltando musica classica che favorisce il benessere dell'animale, muovendosi liberamente nell'area adiacente le stalle.
I vitigni presenti sono il Fiano, il Greco e l'Aglianico impiantati oltre duemila anni fa dai greci e dai romani, vengono condotti come una volta rispettando le abitudini e le ritualità contadine.
Ed è questo rispetto che dona loro un bouquet dai profumi unici ed un'indimenticabile vivacità di sapori.
I vini:
Jungano -Igp Paestum Aglianico 2010
Trentenare- Igp Paestum Fiano 2011Falanghina- Igp Falanghina Campania 2011
Aglianico- Igp Campania 2011
Vetere- Igp Paestum Aglianico Rosato 2011
Pian di Stio- Igp Paestum Fiano 2011 (Biologico)
Calpazio-Igp Paestum Greco 2011 (Biologico)
L'artista:
Gillo Dorfles. Il maestro, pittore, filosofo e critico d'arte ha realizzato una serie di disegni dedicati ai vini San Salvatore. Uno per ogni annata dell'Aglianico Riserva Serie Limitata.
E le prime 3.300 bottiglie di Gillo stanno uscendo in commercio in questi giorni: Settembre 2012.
"Ho visto Gillo tra le vigne e lui ha visto me" : un'amicizia nata tra le vigne quella tra Gillo e Giuseppe.
Un'amicizia di Qualità.
Gli uomini del vino:
Sono 20 le anime di San Salvatore che ogni giorno si prendono cura di questa grande azienda.
Io ho avuto il piacere di conoscere l'enologo. Il giovanissimo Alessandro Leoni.
Allievo del grande Riccardo Cotarella, che dal maestro ha imparato l'umiltà e la grande professionalità.
E con l'amore per il vino mi ha guidata in un percorso di storie, gradazioni, produzioni e raccolti in modo chiaro e con il luccichio negli occhi. Il luccichio di un giovane che ha voglia di lavorare e credere positivamente nel futuro.
La degustazione (con sottofondo musicale):
Trentenale, Fiano 2011
Uno splendido prodotto che esprime al naso una grande freschezza. In bocca e' pieno, piacevole, fresco. un vino di corpo. Non pensate al classico Fiano dell'Irpinia dalle note fruttate. Il fiano del Cilento è più secco, più sapido, più austero e meno "ruffiano".
Jungano, Aglianico 2010
Un vino che mi ha conquistata per il suo colore intenso, per le sue dolci note di frutta rossa, per la sua morbidezza in bocca, per la sua lunga persistenza. Per il suo corpo degno di un grande Aglianico.
Una realtà che merita di essere scoperta ma soprattutto vissuta.
Perchè qui si sogna e si lavora pensando ad un grande futuro...
Azienda agricola San Salvatore via Dionisio snc, 84050 Giungano (Sa) tel +39 0828 1990900 – fax +39 0828 1990901 mail [email protected]
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