Hobisognodiferie
E insomma, da ora sono in ferie.
Mica per tanto, il sei maggio sono di nuovo tra di voi, eh.
Ma ne avevo un disperato bisogno, tant’è che ho cominciato sentirmi un criceto e a sognare di lavorare e questo NON E’ BENE. Per quanto mi piaccia ed adori il mio lavoro, arriva un momento in cui occorre staccare un attimo per ritrovare lucidità e priorità.
E smettere di sognare di compilare certificati di stipendio, anche.
Per esempio l’altra notte ho sognato che dal computer uscivano i codici di un nuovo programma che stiamo implementando, diventavano alti un paio di metri, sviluppavano denti da vampiri e braccia da zombie e mi inseguivano per il corridoio.
E questo quando dovrei fare sogni molto più edificanti o quantomeno giocabili al lotto.
Sono stressata, scusate.
Perciò, relax.
Parecchio relax.
Anche se ho già pianificato tutto, eh, con grande scorno dell’Amoremio che avrebbe forse preferito diventare un ensemble col divano.
Tanto per iniziare stasera lo porto ad incontrare una grande giallista spagnola, Alicia Gimenez Bartlett, che con le avventure di Petra Delicado tante ore di divertimento mi ha regalato e mi regala. Di seguito, ristorante indiano, il mio preferito in assoluto, dove mandare a puttane ogni timido tentativo di dieta.
Domani relax assoluto, con contemplazione del gatto che fa le fusa e visita alla mostra mercato di piante e affini che tutti gli anni fanno nella mia città.
Melo cotogno da piantare cercasi.
Venerdì, siccome io valgo, parrucchiera e tentativo di infighimento estremo con l’ultima (o penultima, non saprei) tendenza fashion approvata anche dalla neomamma Belen: lo shatush.
Seguiranno (forse) approfondite foto su facebook.
Forse. Ho detto forse, ma anche no.
Il tutto seguito da un aperitivo con le mie amiche del cuore, le Ochine.
Indovinate perchè ci chiamiamo così?
Sabato valigia e poi… VROOOMMMM! Si parte!
Per dove?
Ehhhhh…