Hockey ghiaccio: la stagione della Valpe è finita

Ancora Milano ha detto stop alla Valpe. Otto sconfitte su dieci partite in stagione per i torresi contro i lombardi e addio sogni di gloria, nei quarti di finale (gara 5) dei play-off del massimo campionato. L’analisi a questo punto è d’obbligo e porta ad una sola conclusione. Troppi alti e bassi nell’anno che hanno visto i piemontesi addirittura portarsi in vetta nella competizione e poi piombare in una serie a dir poco disastrosa. Occorre però ricordarsi anche come il sodalizio presieduto da Cogno era partito, ovvero all’ultimo minuto con un rimescolamento totale delle carte e degli uomini rispetto alla stagione scorsa. Nel complesso, dunque, una stagione da archiviare pensando che di esperienza se ne è fatta tanta e forse servirà in futuro. Un tema nebuloso, anche questo. Per l’attuale presidente c’è ancora un anno di mandato che intende rispettare ma le incognite sono sempre legate ai crediti pregressi (con la Regione Piemonte per la gestione del Palazzetto) e alle sponsorizzazioni, merce oggi sempre più rara. Tornando al ghiaccio puro e alle vicende ad esso legate martedì sera la Valpe si è arresa al Milano pur avendo dominato a tratti la contesa. Nelle prime frazioni non ha concretizzato e si è trovata a rincorrere i rivali (0-2). Poi si è ridestata, ha riacciuffato il pari e sfiorato la vittoria. E’ stato ancora una volta un goal preso nei supplementari a decretarne le sorti, quello del 3-2 Milano che ha fissato lo score della serie sul 4-1. Tra i rammarici di stagione spicca il non aver potuto schierare l’ex nazionale Nicoletti, valente difensore, bloccato da un problema al piede. Avrebbe permesso anche l’ingresso di un bomber straniero in quanto Nicoletti poteva essere tesserato come italiano. Il presidente Cogno così conclude: “Peccato, siamo usciti prendendo due classici gollonzi. Sono certo che se avessimo vinto giovedì saremmo passati noi. Il bilancio della stagione è però positivo”.