foto Mario Sofia
Inizia con una sconfitta il campionato delle ragazze del Cus Torino Hockey Prato, superate nella prima giornata di serie A2 femminile dal Valchisone. 2-0 il risultato finale, maturato al termine di un match che le giovani torinesi hanno giocato complessivamente bene, pagando due disattenzioni difensive e l’incapacità di concretizzare le occasioni create. I pochi allenamenti svolti in questa preseason non hanno permesso alla squadra di fissare alcuni meccanismi, che si consolideranno nel tempo; rispetto alla passata stagione la formazione cussina ha perso Elisa Bosco e Lyudmyla Vyhanyaylo, adesso impegnata al cento per cento nel ruolo di allenatrice, e ha spostato il capitano Chiara Cadario in centro alla difesa, accanto a Luana Ceppa. La giovanissima età media delle giocatrici è causa di poca esperienza, ma lo staff è fiducioso che lavorando con impegno si possa trovare intesa tra i reparti e minimizzare gli errori. Diverse cose buone, in ogni caso, si sono viste anche ieri al campo Tazzoli.
Partenza convinta del Cus Torino, che costruisce gioco senza però creare grossi pericoli alla porta avversaria. Ne approfittano le ospiti, in vantaggio alla prima vera occasione della loro partita grazie al gol di Khadija Cherraki. Nella restante parte del primo tempo si mettono in luce i portieri; prima Battaglia nega due volte il pareggio alle biancoblu, mentre all’ultimo minuto è Nucera a chiudere la porta al raddoppio del Valchisone. Il quale arriva nella seconda metà di gara, messo a segno da Eleonora Lanfranco. Le cussine provano senza successo a dimezzare lo svantaggio, la compagine ospite regge e contrattacca, impegnando il portiere torinese. Nel finale, il gol cussino del 2-1 siglato da Natalia Biolatto viene annullato per un presunto tocco di pallina con il piede da parte di Fernanda Alonzo.
Per il Cus Torino il prossimo appuntamento è fissato per domenica 26 ottobre, a Cernusco contro l’Argentia. Le biancoblu dovranno attendere tre settimane per il riscatto, ma sarà un periodo di tempo fondamentale per lavorare e far proseguire la crescita di una formazione molto giovane e costruita “in casa” a costo zero.