RECENSIONE Per gli Americani (e di riflesso anche per tutto il mondo) l'uccisione di Osama Bin Laden è stato e sarà uno degli eventi cruciali della storia moderna. A poco più di diciannove mesi dall'evento (2 maggio 2011), la regista Kathryn Bigelow (già premio Oscar con The Hurt Locker) ha voluto trasportare sul grande schermo la decennale operazione che ha reso possibile il buon esito della missione.
Una decisione che da una parte poteva sfruttare la scia emotiva ancora fresca nel cuore degli americani, ma dall'altro implicava molti problemi sia dal punto di vista critico (difficile poter analizzare obiettivamente un fatto storico così recente) che di quello realizzativo. La caccia a Bin Laden non è stata una roboante azione militare, ma una lunga missione di intelligence basata su interrogatori, intercettazioni e informazioni frammentarie.
Il risultato è stato Zero Dark Thirty, una pellicola che unisce spionaggio e azione in un mix coinvolgente. La Bigelow e lo sceneggiatore, Mark Boal (di nuovo insieme dopo la collaborazione per The Hurt Locker), prendono le distanze da ogni tipo di giudizio e si limitano a mostrare i fatti per come sono stati documentati: dalle torture, ai giochi politici, fino ad arrivare all'ultima decisiva missione, dove il sollievo per la morte di un nemico si mescola al rammarico per tutte le vite spezzate durante la caccia.
La protagonista Maya, interpretata dalla bravissima Jessica Chastain, funge da filo conduttore per le varie parti del film e il suo sviluppo verticale (da novellina alla prima missione sul campo, a veterana fredda, determinata e ossessionata dall'obiettivo) simboleggia perfettamente il logoramento che gli Stati Uniti come governo, e gli americani come popolo, hanno subìto a seguito dell'11 settembre. Significativo il pianto con cui si chiude il film, che può essere interpretato dallo spettatore in mille modi diversi a seconda della sua opinione personale su tutta la faccenda. È un pianto di sollievo? Oppure di spiacere? Indica il disorientamento per la fine di un’epoca? Oppure il dolore per le crudeltà perpetrate da entrambi gli schieramenti? Sta a voi deciderlo.
A partire dal 19 giugno, Zero Dark Thirty è disponibile per tutti gli spettatori in un'edizione home video curata e distribuita da Universal Pictures. Noi di Diario di Pensieri Persi abbiamo avuto il piacere di vedere la versione Blu-ray. Il prodotto è concentrato sul film, presentato in una veste video di altissima qualità con un audio disponibile in DTS Digital Surround 5.1 per la lingua italiana e in DTS-HD Master Audio 5.1 per quella originale. Gli extra sono pochi e contenuti in esclusiva dalla versione Blu-ray: un totale di circa venticinque minuti divisi in quattro documentari che raccontano brevemente il making of del film, la ricostruzione della casa dove è stato ucciso Bin Laden, l'addestramento militare che hanno dovuto sostenere gli attori e il lavoro della protagonista, Jessica Chastain, premiato con una nomination agli Oscar nella categoria Miglior Attrice Protagonista.
Un prodotto di ottima fattura per un film dalla grande rilevanza storica. INFORMAZIONI TECNICHE DVD Contenuti audio: Italiano, Inglese, Francese Dolby Surround 5.1; Sottotitoli: Inglese n/u, Italiano, Francese BLU-RAY Contenuti audio: Inglese DTS-HD MASTER AUDIO 5.1; Italiano, Tedesco, Francese DTS DIGITAL SURROUND 5.1 Sottotitoli: Inglese, Italiano, Francese, Tedesco, Spagnolo, Danese, Finlandese, Islandese, Norvegese, Svedese Contenuti Extra: Una Grande Impresa; Il Complesso; L’Addestramento; Obiettivo: Jessica Chastain