Magazine Diario personale
Non ho la testa per molte parole, in questi giorni, quindi ecco le immagini. Cerco di godermi questo autunno bello, bello con ogni tempo perché io sto bene in autunno, è una stagione che non mi immalinconisce, anzi. In più, in questi giorni il calore mi arriva da molte parti e questa cosa mi è del tutto inaspettata. Ringrazio tantissimo e accatasto, come le noccioline di cip e ciop, per l'inverno buio che forse sarà.
Posso sembrare con la testa per aria. Invece no, i miei contatti quotidiani con la realtà economica di una regione - la mia, la più ricca (?) - mi fanno stare ben piantata a terra. Tutti i giorni nel mio lavoro ascolto, faccio sfogare. Non avrei mai pensato potesse piacermi questo impiego casuale e nemmeno che potesse esserci un filo logico nel mio c.v., in fondo. Ben nascosto ma c'è, finalmente l'ho trovato. Era tempo che lo cercavo ed è un filo così sottile che qualche volta lo perdo, ma c'è ed è un mio modo di essere, non lo posso perdere, lo posso solo incrementare. Ne faccio tesoro (e gomitolo).
La crisi è palpabile: nelle persone che sono spiazzate, nei vecchi patriarchi che si trovano a rimettere in discussione una vita di scelte basate su logiche superate, persino in chi lavora in strutture che un tempo erano garanzia di sicurezza e stabilità.
E noi? In mezzo, tutti e due. Proviamo a stare calmi, respiriamo a fondo e cerchiamo di essere equilibrati. Ci mettiamo l'elmetto, però, pronti a parare il colpo. Per ora custodiamo le nostre scorte (anche quelle di pazienza) e contemporaneamente stiamo aperti. Si vedrà.
Cazzo, di nuovo?
Sì, di nuovo.
Oggi Y&Y anche per Mammainverde (ricomposta)