Magazine Famiglia
Non sono contraria alla scuola pubblica e questo non vuole essere un post di retorica sui problemi della nostra scuola. Sono solo una mamma a cui piace insegnare le cose alla propria bambina e che sia impastare i biscotti o conoscere l'alfabeto, fa poca differenza.
Si sta concludendo ufficialmente il primO anno di asilo della Princi. Ufficialmente, perché ufficiosamente sarebbe il secondo, ma il nido non conta. E quello che mi è dispiaciuto constatare è che in pratica questo lungo inverno passato all'interno di un istituto scolastico, seppur ha giovato in qualche modo alla socializzazione e all'impostazione di una routine quotidiana, non ha apportato altrettanto beneficio alla sua istruzione, o comunque non più di tanto.Ora io non è che mi aspettassi che ha 3anni e mezzo mia figlia sapesse già leggere e scrivere, ma di certo c'è che il programma previsto dalle insegnati per la sua fascia di età l'ho trovato davvero riduttivo.
I colori, i numeri, il corpo umano. Tutte cose giustissime, ma scusate solo io conosco bambini che ha 2anni circa distinguono già bene i colori e sanno indicare con esattezza dove sono i propri piedi o la propria bocca? A 3 anni non sarebbe il caso di fare un salto di qualità, tenendo presente che i figli dell'oggi sono super stimolati e che quindi, anche la scuola dovrebbe tenere lo stesso passo? Ok ci possono essere bambini più e meno stimolati, ma allora perché non seguire le inclinazioni di ognuno?
Con le maestre del mio asilo, non la spunto. Per gente che ritiene il teatro una fonte di stress per i bambini, spiegare di personalizzare gli insegnamenti sarebbe una specie di eresia. La classe della Princi è una classe mista, 3, 4 e 5 e mentre lei deve riconoscere i colori primari, che conosce già da tempo, i 5enni imparano l'alfabeto. Risultato, mia figlia torna a casa e mi chiede di insegnale l'alfabeto.
Ha preso un libretto che avevo comprato tempo fa e ha cominciato a chiedermi che lettere è questa o quella e senza nessuno stress ho risposto alla sua curiosità e dopo qualche giorno, con i grissini a tavola ha cominciato a comporre le lettere. Posizionando i grissini formava la T, la L e viva via le lettere più complicate.
Non ritengo mia figlia un genio, chiariamoci, semplicemente constato quanto non sia sufficientemente stimolata all'asilo.
Allora le ho dato carta e penna e suggerito di ricopiare le lettere che le avevo scritto sopra. Non le ha ricopiate bene, ma ci ha provato. Alcune erano al contrario, alcune per nulla giuste, altre incomplete ma si è divertita un sacco.
Così ho deciso di fare da me. Homeschooling.
Libri come questo che ho comprato alla Princi, si trovano in tutte le cartolerie. Basta chiedere testi di pre-grafismo o di avvio all'istruzione pre scolare. Questo nello specifico da un lato punta sulla grafia e dall'altro sulla logica.
L'entusiasmo con cui la peste di casa lo ha accolto è incredibile. I primi giorni era un vulcano in piena, voleva macinare pagine su pagine, compiti su compiti, poi per un po' lo ha dimenticato in libreria ma ora è tornato di moda.
L'importante è non puntare troppo in alto. Cioè non pretendere chissà che dai bambini, la loro è sempre l'eta del gioco, ma lasciare che imparino secondo la propria inclinazione, secondo la loro volontà, senza caricarli mai di responsabilità ma guidandoli e quindi dicendo loro se hanno sbagliato e indicandogli il modo giusto per proseguire. Lasciate che siano loro a chiedervi di imparare a voler sapere di preciso come si fa una cosa e senza alcuna imposizione. Nel momento in cui cominciano ad esserci tensioni, l'homeschooling non ha più alcun effetto benefico.
Non ho dichiarato guerra alla scuola, intendiamoci, ma finché potrò, cercherò di insegnare quanto più possibile a mia figlia, non necessariamente aspettando che abbia l'eta giusta per saperla o meno, pescando dal quotidiano e dalla sua curiosità. Un po' come ha fatto mia padre che al posto di cappucetto rosso e i tre porcellini ci raccontava dello sbarco in Normandia o della liberazione d'Italia anche se avevamo 5 e 3 anni.
Perchè la prima vera scuola per i nostri figli è senza dubbio la famiglia.
Se volete saperne di più su homeschooling o siete curiosi di sapere come funziona, questo è un bel sito che seguo con entusiasmo.
Io la trovo un cosa interessantissima, che non giova solo alla Princi, ma anche a me stessa, al mio modo di comunicare con lei, di passare del tempo assieme e di misurare pazienza e impazienza.
Song: Deep Purple - April
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