Sul matrimonio per le coppie dello stesso sesso in Francia la battaglia è stata molto accesa ed alla “pugna” ha preso parte anche la stessa stampa italiana. Uno dei “leit motiv” più frequenti di chi si oppone al matrimonio per le coppie gay è: sposarsi non importa neanche agli stessi omosessuali.
Uno dei media più attivi nell’opporsi al progetto voluto dal governo Hollande è stato Tempi che ha ospitato spesso la voce di quegli omosessuali contrari al matrimonio per le coppie per lo stesso sesso. Leone Grotti intervista Nathalie de Williencourt, portavoce di Homovox, un collettivo di omosessuali: «Rappresentiamo la maggioranza dei francesi omosessuali ma non ci ascoltano. Non vogliamo il matrimonio, perché non siamo come le coppie eterosessuali, che possono fare figli». De Williencourt aggiunge: «In Francia ci censurano, si ascoltano sempre le lobby LGBT, parlano sempre loro nei media, ma la maggior parte degli omosessuali sono amareggiati dal fatto che questa lobby parli a loro nome, perché non abbiamo votato per loro e non ci rappresenta».
“Illuminante” – sempre su Tempi – la testimonianza di tal Valentin e quella di Jean-Pierre, sempre di Homovox, omosessuali contrari al matrimonio per le coppie dello stesso sesso.
Insomma la maggioranza degli omosessuali non vorrebbe il matrimonio, un concetto condiviso anche da Rino Cammilleri sulla Nuova Bussola Quotidiana che – a proposito del flop del “1° Salon du mariage pour tous” – scrive: «Adesso sono tutti a chiedersi se era il caso di mettere in piedi un ambaradam riservato agli omosessuali, visto che la cosa non interessa neanche a loro. Già l’attore Rupert Everett, omosessuale senza remore, aveva dichiarato che le nozze gli sembravano qualcosa di ridicolo, visto che lo stile di vita gay era sempre stato vissuto come trasgressivo, mentre il matrimonio “con le tendine alle finestre e la torta nel forno” era quanto di più borghese ci fosse. È possibile che questa sia davvero la posizione della maggioranza degli omosessuali, che molto probabilmente desiderano solo di essere lasciati in pace. Ma l’ideologia è un’altra cosa, come ben dimostra il flop del Salon parigino. E una minoranza ideologizzata, per quanto sparuta sia (e realmente questa lo è), se ben provvista di sponsor può davvero cambiare la storia».
Il matrimonio per le coppie dello stesso sesso è diventata una realtà il 18 maggio del 2013 ed ora – a prescindere dalle varie testimonianze – è possibile conoscere qualche cifra. Come riportano il New York Times ed il Corriere della Sera nel 2013, in base ai dati dell’Istituto nazionale di statistica e di studi economici, si sono sposate 7mila coppie dello stesso sesso: il 3 percento delle unioni celebrate lo scorso anno nel Paese.
Insomma in base alle cifre non sarebbe proprio un flop ma il dubbio a questo punto è “amletico”: bisogna credere alla testimonianza di Valentin, Jean-Pierre e Nathalie de Williencourt secondo cui la maggioranza degli omosessuali francesi non vuole il matrimonio oppure ai dati dell’Istituto nazionale di statistica?
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