Ieri sono sparita. Lo so, non si fa, ma sopravvivere al caldo e al Pitti (insieme) è sempre un’impresa. Ce l’ho fatta comunque. La versione estiva di questa manifestazione regala sempre delle grandi soddisfazioni. E anche delle immense sudate. Nonostante il caldo africano, la serata di apertura del BriniVsWait si è conclusa egregiamente tra palme, canestri, skate, maschere da scimmia, moda e musica, pirati&sirene. Sarebbe facile farvi un report “a caldo” della prima serata, con foto, volti e look rubati in giro. E invece no. Vi racconto prima il backstage, con una 48 ore di affascinante “work-in-progress” al quale siamo sopravvissuti
Costruire un canestro, imbiancare 5 metri di pannelli, andare a caccia del trapano, reperire materiali e nel frattempo sorridere agli altri espositori. Il tutto con 36 gradi all’ombra e con il telefono che squilla in continuazione. Tra una pennellata e l’altra, c’è anche il tempo per andare a casa ed assemblare 6 sciarpe per rivestire la ciurma. L’incastrabile si incastra, il fattibile si fa. Il tempo scorre, le cose da fare tante.
Stay Hot, Stay Pitti!