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Hotels.com, il sito leader nella prenotazione di Hotel On-line, vi suggerisce di soggiornare negli hotel dove i più celebri scrittori di tutti i tempi hanno dato vita alle opere più famose della letteratura. Un modo a dir poco originale per poter soggiornare in alcuni degli alberghi più esclusi del mondo e avere la possibilità di respirare l’atmosfera vissuta dai grandi autori.
Plaza, New York – F. Scott Fitzgerald
Dopo un precedente fallimento, Il Plaza di New York (5 stelle, a partire da € 463 per camera a notte) riaprì I battenti nell’Ottobre del 1907. Nella lunga storia che lo caratterizza, il lussuoso hotel sulla 5th Avenue divenne uno dei più esclusivi d’America. Nei primi Anni 20 del ‘900 la grande sala da ballo del Plaza ha ospitato numerose feste, a cui il noto scrittore F. Scott Fitzgerald partecipava di frequente. Nel 1925 l’autore americano pubblicò il leggendario romanzo “Il Grande Gatsby” nel quale il Plaza gioca un ruolo importante. In onore del recente film tratto dal romanzo interpretato da Leonardo di Caprio, l’hotel ha presentato la Fitzgerald Suite: una lussuosissima suite in stile Anni 20 con gli stessi oggetti che compaiono nella scena del film girata all’interno del Plaza.
GoldenEye Hotel & Resort, Giamaica – I. Fleming
Ogni inverno, lo scrittore Inglese Ian Flaming, autore delle storie di James Bond, raggiungeva le spiagge assolate della Giamaica. Proprio presso la sua villa privata che chiamò “GoldenEye” scrisse il suo primo libro “Casino Royale”. Si narra che era solito chiudere completamente le persiane della propria abitazione quando scriveva le sue opere perché costantemente distratto dalle vedute mozzafiato dell’isola caraibica. La leggendaria scena del film “Agente 007 – Licenza di uccidere” con la bond girl interpretata da Ursula Andress che esce dal mare è stata girata proprio davanti alla villa. Oggi la proprietà è parte del lussuoso resort sulla spiaggia GoldenEye Hotel & Resort (4 stelle, a partire da € 1.044 per camera a notte) presso cui gli ospiti possono prenotare proprio la villa appartenuta a Fleming.
Shelbourne, Dublino – George Moore, Oscar Wilde, Elizabeth Owen
Solo un anno dopo la sua apertura nel 1842, l’hotel Shelbourne (5 stelle, a partire da € 259 per camera a notte) è diventato l’hotel più popolare frequentato dai nobili di Dublino. L’autore George Moore scrisse due opere nella stanza che occupava in questo hotel e anche Oscar Wilde era solito frequentare lo Shelbourne. La scrittrice Elizabeth Bowen era talmente tanto incantata dalla struttura che nel 1951 scrisse un libro dedicato proprio all’hotel. Lo Shelbourne è anche legato alla storia politica dell’Irlanda: nel 1922 fu firmata la Costituzione nella stanza 112, rinominata successivamente “Stanza della Costituzione”
Sofitel Legend Metropole, Hanoi – Graham Green
L’imponente Sofitel Legend Metropole di Hanoi (4 stelle, a partire da € 139 per camera a notte) è stato fondato nel 1901 da due coloni francesi che l’abbandonarono nel corso della decolonizzazione in Vietnam. In tempi di disordini politici, l’hotel ha ospitato famosi artisti e scrittori, inclusi Jane Fonda e Joan Baez durante la guerra del Vietnam e Graham Greene nel corso della Guerra Fredda. Greene scrisse nelle stanze del Sofitel Legend Metropole la famosa opera “Un Americano tranquillo” incrociando storie di amore e omicidi con l’interferenza dell’America nel Sud-Est dell’Asia. Per onorare la memoria di Graham Green, l’hotel ha intitolato una stanza al celebre scrittore. Inoltre, il suo ritratto spicca nella sala bar dell’hotel.
Per maggiori informazioni: www.it.hotels.com
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