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“Houston, we have a problem”

Creato il 04 aprile 2012 da Fugadeitalenti

 

Esatto, abbiamo un problema. C’è decisamente qualcosa che non torna, in questo “gambero-Italia”, che non ne vuole proprio sapere di riprendere a camminare in avanti, come tutti gli altri Paesi sviluppati. C’è da cambiare marcia. Per cominciare, qualche spunto -forte- di riflessione, sulla base degli ultimi dati:

-l’ultimo sondaggio Ispo per i Giovani Imprenditori di Confindustria ha evidenziato come -per il 68% degli imprenditori- l’Italia non sembri favorire la nascita delle start-up. Le aziende tricolori che investono in start-up sono solo il 16%, con un 12% che è disponibile a farlo, ma a condizione che l’investimento non superi i 100mila euro. Per il 76% degli intervistati non sono supportate a sufficienza le iniziative dei giovani. “Solo con la nascita di nuove imprese si crea nuova e buona occupazione“, ha sottolineato il presidente dei Giovani Imprenditori, Jacopo Morelli.

-intanto, mentre le start-up faticano a nascere, in un ambiente iperburocratico e un po’ troppo allergico all’innovazione, dati Cgia alla mano ben 31 imprese hanno chiuso i battenti ogni giorno nel 2011. Al top di questa ecatombe la Lombardia, il motore economico del Paese. Non sono segnali positivi, pur nel cuore della crisi.

-c’è anche un problema di disuguaglianza che schiaccia i giovani nell’angolo: secondo Bankitalia, i dieci individui più ricchi posseggono una quantità di ricchezza pari ai tre milioni (milioni!) di italiani più poveri. Se questo dato non vi sembra abbastanza grave, leggete questo: sempre per lo stesso studio, oggi -a differenza del passato- gli anziani sono più ricchi dei giovani, che non riescono più ad accumulare. Esiste ormai un conflitto generazionale latente, in termini di reddito.

-last but not least, gli ultimi dati del fisco sono realmente choc: l’italiano medio vivrebbe (condizionale d’obbligo) con soli 19.250 euro l’anno. Un reddito su tre è inferiore ai 10mila euro, quasi la metà dei contribuenti non supera i 15mila euro. Forte la polemica anche sul dato -da analizzare in modo approfondito- relativo ai redditi degli imprenditori, addirittura inferiori a quelli dei dipendenti. Dalla statistica emergono due tendenze, paradossalmente contrastanti: il Paese si sta impoverendo, con crescenti diseguaglianze sociali. E, cosa ancora più grave, una vergognosa cultura della sistematica evasione fiscale, cresciuta nell’humus politico-sociale degli ultimi vent’anni, è ora da combattere e sradicare alla radice.

Houston, we have a problem. E se non lo risolviamo presto, saranno ancora di più i giovani che opteranno per fare le valigie.


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