Di Giulia Ferrari. Attenzione, l’articolo contiene spoiler sulla nona stagione e sul series finale di How I met your mother.
Sono passati quattro mesi circa dal finale di How I met your mother, è passata tanta acqua sotto i ponti, Neil Patrick Harris si è sposato in Italia e c’è chi ancora non ha digerito che la sit-com che ha appassionato milioni di spettatori per nove lunghi anni sia finita in quel modo.
How I met your mother è una serie che non è certo passata inosservata con le sue 72 nomination complessivamente ricevute e i 18 premi vinti, di cui 10 Emmy, ma il suo ultimo episodio ha causato un certo clamore sui vari social network, alimentando un fuoco di lamentele che non si è ancora spento.
Verrà un giorno probabilmente in cui ripenserò a “Last Forever” senza che mi venga un attacco di rabbia, ma non è questo il giorno.
No, nemmeno ora che il finale alternativo, promesso dai creatori poco dopo la messa in onda del finale vero, è finito in rete dopo essere stato incluso nel cofanetto della serie.
Sì, la serie doveva durare molto meno, le ultime tre stagioni sono servite ad allungare il brodo.
Sì, per la serie sono passati anni, ma per il pubblico no, condensare 15 anni di trame in 15 minuti di screentime non è una scelta saggia, soprattutto quando si è sprecata una stagione intera su 48 ore, seguendo il retroscena di un matrimonio liquidato poi con una frase e fatto finire off-screen.
Sì, il finale era già stato girato ed era pronto da otto anni, ma questo non significa nulla: il finale così com’era stato girato non funzionava più per una serie che si è evoluta oltre ogni aspettativa.
Non è accettabile per chi ha passato nove stagioni a ridere, piangere e voler bene a quei personaggi, che questi ultimi siano stati snaturati in questo modo.
Vedere il Barney della nona stagione, un uomo cambiato e maturo, regredire al Barney della prima stagione in un battibaleno perché “il wifi non prende” e poi vederlo “redimersi” solo perché ha avuto una figlia femmina da una sconosciuta è praticamente un insulto, così come vedere Lily e Marshall ridotti sullo sfondo, tanto che non sappiamo nemmeno il nome del loro terzo figlio.
Non è accettabile, nel 2014, dipingere le donne in carriera come zitelle appassite che rinunciano perfino agli amici, oltre che ad un nucleo familiare, consolandosi con cinque cani.
Ma c’è una cosa che non funziona in nessuno dei due finali: la madre, e soprattutto com’è stata trattata.
Tracy non ha una personalità. Probabilmente per esigenze di copione (le è stato dedicato davvero pochissimo tempo), è ridotta ad essere Ted con la gonna e ad essere adorabile. Tutti amavano la madre, tranne, a quanto pare i suoi figli, visto che vedono un racconto su di lei (che ricordiamo, è morta lasciandoli orfani quando erano poco più che bambini) come “una punizione”.
E’ assurdo che a un personaggio del genere sia stata assegnata una morte off-screen completamente senza pathos.
Gli autori hanno evidentemente creduto che non uccidendola si sarebbe risolto tutto, ma non è stato così: il problema in sé non è la morte di Tracy, anzi. Era una teoria diffusa, era già stata accennata e in molti, io per prima, l’avrebbero compresa e accettata.
Con pochi minuti di episodio gli autori hanno snaturato quello che How I met your mother è stato, e il paragone con The Last One, il bellissimo series finale di Friends viene naturale, quando per nove anni si è detto in ogni modo possibile che How I met your mother era l’erede “spirituale” di Friends.
Ma, per quanto abbia ricevuto molti più consensi, nemmeno il finale
alternativo funziona, nella misura in cui gli autori hanno cercato di “mettere una pezza” sull’enorme errore che hanno commesso, perché, oltre ad essere facile e banale, è inutilmente melenso e piatto, e soprattutto non cancella il terribile finale che hanno deciso di mandare in onda il 31 marzo.Vi lasciamo con il video del finale alternativo.