Plutone. Crediti: Faint Object Camera (FOC)-Hubble Space Telescope, 7 marzo 1996.
Per la prima volta, dopo 66 anni dalla sua scoperta, è stato possibile osservare l’intera superficie di Plutone. Il pianeta nano ruota con un periodo di circa 6.4 giorni e l’Hubble ha mostrato più complesso di quanto si pensasse. E’ possibile che le caratteristiche topografiche come bacini o crateri di impatto recenti possano causare alcune delle variazioni osservate sulla sua superficie.
Le macchie più chiare in queste immagini sono probabilmente di N2 e CH4 allo stato solido che riflettono la debole luce che arriva dal Sole. Le zone più scure sono probabilmente costituite da antiche pianure laviche.
La temperatura misurata alla superficie del pianeta è di circa 40-60 K ( lo 0 K equivale a –273,5 ° C, ossia 0 K = -273,5 °C) che equivalgono a circa –233,5° e –213,5°C.
La densità alla superficie è doppia rispetto all’acqua.
Si è fatta l’ipotesi di una debole atmosfera composta da CH4 gassoso, Ar (argon), N2 (biossido di azoto) e CO (monossido di Carbonio). La seconda ipotesi è che l’atmosfera dovrebbe essere presente al perielio (punto di massima vicinanza al Sole misurata lungo l’orbita descritta dal pianeta), mentre a distanze maggiori dal Sole l’atmosfera probabilmente congela e precipita sulla superficie.
Fonte HubbleSite: http://hubblesite.org/newscenter/archive/releases/1996/09 .
Sabrina