Hunger Games: La ragazza di fuoco è il film evento del momento, il secondo episodio della saga che ha sostituito quella di Twilight nei cuori di migliaia di ragazzi e ne ha conquistati altri. Dopo aver infiammato il Festival di Roma, Hunger Games: La ragazza di fuoco, diretto da Francis Lawrence, con un cast stellare in cui brilla Jennifer Lawrence, sarà nelle nostre sale dal 27 novembre 2013.
1. La nuova “arena” dei settantacinquesimi Hunger Games è ancora più pericolosa e strutturata della precedente. È stata pensata come una giungla ostile e pericolosa, con al centro una Cornucopia (una costruzione di pietra a forma di corno), circondata da un lago. L’ispirazione agli scenografi è venuta durante un sopralluogo alle Hawaii – sono girate lì le scene dei combattimenti – dove hanno visto rocce e formazioni laviche: da qui l’idea che un’isola rocciosa in mezzo a un lago fosse un ambiente ostile e inquietante. L’isola gira come un orologio mortale: per farla muovere è stato costruito un sistema simile a una ruota panoramica (sistemata in posizione orizzontale invece che verticale), con una ruota motrice che agiva sulla parte esterna di un grande anello.
2. Uno dei momenti più emozionanti del film è l’attacco delle scimmie, che appaiono all’improvviso mettono in pericolo Peeta (Josh Hutcherson). Se ne è occupato Guy Williams della Weta Digital, uno che ha in curriculum Avatar e The Avengers. Per ricreare al computer i pericolosi primati, dopo attenti studi sul loro mondo, sono state “fuse” due specie di scimmie: il drillo e il mandrillo. Del drillo, specie in via di estinzione, sono state prese la ferocia fisica e le lunghe zanne; del mandrillo il famoso volto colorato, che sembra quasi dipinto. Visto che gli attori hanno recitato senza le scimmie, create al computer e inserite poi nel girato, sono stati utilizzati come punti di riferimento delle sagome di cartone e delle controfigure di taglia piuttosto piccola.
Jennifer Lawrence, Elizabeht Banks e Josh Hutcherson in Hunger Games: la ragazza di fuoco
3. Non si può dire che i vestiti di chi vive a Capitol City e quelli creati per la sfilata dei tributi passino inosservati. L’artefice dei costumi è Trish Summerville, che ha dato un’ottima prova di sé in Millennium – Uomini che odiano le donne (ricordate il look della Lisbeth Salander di Rooney Mara?). La Summerville è stata una collaboratrice dello stilista Alexander McQueen, che ha fornito al film tre vestiti. A chi? Ovviamente a Effie Trinket, l’accompagnatrice ufficiale dei tributi interpretata da Elizabeth Banks. Il suo personaggio è ispirato alla Katharine Hepburn di Scandalo a Philadelfia e alla Rosalind Russell de La signora mia zia. Per Elizabeth Banks indossare alcuni capi è stata una vera tortura. A causa di un paio di scarpe di McQueen è stata costretta a recitare per tutto il tempo sugli avampiedi. Tra gli stilisti coinvolti c’è anche Jean Paul Gaultier.
4. Per prepararsi al ruolo di Katniss Everdeen, Jennifer Lawrence ha preso lezioni di tiro con l’arco da Khatuna Lorig, che è stata medaglia di bronzo alla Olimpiadi di Barcellona nel 1992. Proprio all’abilità con l’arco fa riferimento il nome Katniss, che significa “erba saetta”.
5. Jennifer Lawrence è l’attrice del momento: idolo dei teenager per la saga di Hunger Games, attrice da Oscar per Il lato positivo, lanciatissima, sexy e matura, nel prossimo American Hustle di David O. Russell. Tutti i ruoli migliori sembrano essere per lei. Ma c’è qualcuno che le ha detto di no? Ebbene sì. Jennifer avrebbe dovuto essere Bella nella saga di Twilight. Meglio così, no?
Di Maurizio Ermisino per Oggialcinema.net
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