A volte e' semplicemente la storia di un viaggio - l'entusiasmo iniziale di una nave che lascia il porto o la gioia di guardare il sole sorgere in un luogo nuovo. Spesso celebra l'atto di esplorazione in sé - la ricerca, fare domande, perdersi nei guai facendo tutti gli errori del mondo. Ma la maggior parte dei libri in sostanza, dovrebbe indurci a guardare alle nostre valigie con maggior desiderio, e iniziare a pianificare la prossima avventura . Questo è lo spirito che anima i libri della nostra lista: I 10 migliori libri di viaggio di sempre. Nonostante le differenze di genere e stile, tutti questi libri danno una sensazione di luoghi lontani,indimenticabili - sia che quel luogo sia un piccolo appezzamento di terra, un intero continente, o semplicemente le rughe della mente dello scrittore.
On the Road, di Jack Kerouac (1957)
Il viaggio verso sud di Sal e Dean lungo le strade infinite del Texas e del Messico, è in definitiva un viaggio verso il nulla, nel quale ciò che importa non è arrivare, ma andare, muoversi indefinitamente nella speranza, che si sa comunque vana, di esorcizzare un'ansia e un male di vivere sempre crescenti, a dispetto delle richiose vie di fuga offerte dall'alcol, dalla marijuana, dalla benzedrina. L'ineludibile bisogno di ribellarsi, il valore dell'amicizia, la ricerca dell'autenticità e di una difficilissima appartenenza offrono le coordinate elementari di un universo giovanile segnato dall'ombra nera della dissoluzione e della morte.
Si parla di: Stati Uniti, da New York alla California, e Messico.
FIESTA - IL SOLE SORGERÀ ANCORA (The Sun Also Rises), di Ernest Hemingway, 1926
È il primo romanzo di Hemingway, scritto durante il suo soggiorno parigino negli anni Venti. Basato su una materia ampiamente autobiografica (i viaggi compiuti da Hemingway con la moglie e alcuni amici in Spagna a partire dal 1923), il romanzo narra le vicende di un gruppo cosmopolita di giovani espatriati, con le loro burrascose inquietudini esistenziali e sentimentali. In queste pagine lo scrittore raggiunge uno stile già maturo, calibratissimo tra cronaca e poesia, asciutto, essenziale, con dialoghi esemplari per incisività ed eleganza, grazie al quale riesce a mettere a nudo l'anima dei suoi personaggi, e a infondere loro la vita.
Il viaggio da Parigi alla Spagna acquista nel romanzo significati simbolici, dagli sterili rituali quotidiani ai miti arcaici della corrida e della festa. a piedi a Dover, dove una zia, Betsey, accetta di occuparsi di lui. Lo manda a Canterbury, per educarlo, in casa del suo avvocato, padre di Agnes, una dolce fanciulla. Divenuto cronista parlamentare e conquistata anche fama letteraria, David sposa Dora che pochi anni dopo muore. Il giovane allora si accorge della dolce Agnes che sposa, dopo aver salvato il futuro suocero dalle trame del suo amministratore.
Si parla di: Francia e Spagna.
The Beach, di Alex Garland (1996)
Avete sempre sognato di scappare dalla realtà per raggiungere un paradiso terrestre per vivere un'esperienza di comunione totale con una natura incontaminata?
Avete un spirito hippy e vi sentireste a vostro agio nel condividere tutto con persone da ogni parte del mondo?
Avete mai vissuto in una comune autosufficiente e lontano da tutti e da tutto?
Avete mai desiderato proteggere qualcosa così tanto da mettere a repentaglio i valori in cui avete sempre creduto?
Se solo avete risposto "si" ad una di questa domande, dovete assolutamente buttarvi nella lettura di questo romanzo avvincente, rapido, fresco come l'acqua dell'oceano e cupo come la giungla pluviale del Sud Est Asiatico.
Richard è un ragazzo inglese amante dell'avventura. In vacanza a Bangkok, nell'albergo in cui si trova, viene svegliato di notte dal vicino di stanza ubriaco, che gli parla di una misteriosa spiaggia. Il giorno seguente Richard trova una mappa attaccata alla porta della stanza. Incuriosito, insieme a una coppia di turisti francesi, si mette in viaggio alla volta dell'isola misteriosa: scoprirà un luogo vietato al turismo di massa e abitato da una comunità del tutto particolare, che vive secondo proprie regole. Da questo romanzo è stato tratto il film "The Beach". "
Si parla di: Thailandia e Londra.
Il talento di Mr. Ripley, di Patricia Highsmith (1955)
Negli anni Cinquanta, Tom Ripley si reca dall'America a Napoli per convincere Dickie, per conto del ricco padre, a ritornare a casa. Conosciutane la vita ricca e spensierata però Tom decide di sostituirsi a lui: da qui ci si avventura nei percorsi mentali di un irresistibile assassino senza scrupoli.
Gli americani hanno sempre visto l'Europa come un luogo ispirazionale. Per Tom Ripley, infatti, un viaggio gratuito per l'Italia si trasforma nell'occasione ideale per migliorarsi - uccidendo l'oggetto della sua ossessione, l'erede della costruzione navale Dickie Greenleaf, e assumendo la sua identità invidiabile.
Si parla di: Italia.
La figlia della fortuna, di Isabel Allende (1999)
Questo romanzo sapientemente studiato, segue le vicende di due personaggi affascinanti, Eliza Sommers, un orfano adottato e una sorella inglese, Tao Chi'en, suo medico cinese, entrambi coinvolti in una misteriosa avventura in California durante la corsa all'oro del 1848.
L'atmosfera magica di un Sud America ottocentesco avvolge il lettore in dolci note fruttate. Preservando le dovute differenze, per le atmosfere, la ricchezza di personaggi ed alcune ambientazioni sembra di rivivere certe pagine di Cent'anni di solitudine.
E' un libro sulla ricerca della libertà e sul senso profondo dell'amore.
Un romanzo impregnato di rispetto per la vita.
Si parla di: Valparaíso, Cile e San Francisco, California.
The Great Railway Bazaar, di Paul Theroux (1975)
Un tempo i libri di viaggio si scrivevano per coloro che non viaggiavano; ma per chi scriverli oggi, se tutti viaggiano?A questa domanda, che gli viene rivolta da uno fra gli innumerevoli interlocutori che incontra viaggiando, Paul Theroux risponde che tutti, o quasi tutti, fanno l'amore, ma non per questo si è cessato di scriverne. Però la domanda non è priva di giustificazione: i libri di viaggio hanno conosciuto una certa eclisse: Bazar Express, che nei paesi di lingua inglese è stato un bestseller, ne rinnova l'abitudine e la fortuna. Paul Theroux racconta un lungo periplo ferroviario da Londra a Tokyo, via Turchia, Iran, Afghanistan, Pakistan, India, Indocina, e con ritorno attraverso la Mongolia e l'Unione Sovietica. La sua è una sorta di immersione nelle varie e formicolanti umanità che popolano i vagoni dell'Eurasia, ricca di scorci rivelatori, di incontri sorprendenti, di conversazioni esilaranti.
Si parla di: treni leggendari dell'Asia.
Into the Wild, di Jon Krakauer (1996)
Nell'aprile del 1992 Chris McCandless si incamminò da solo negli immensi spazi selvaggi dell'Alaska. Non adeguatamente equipaggiato, senza alcuna preparazione alle condizioni estreme che avrebbe incontrato, venne ritrovato morto da un cacciatore, quattro mesi dopo la sua partenza per le terre a nord del Monte McKinley. Accanto al cadavere fu rinvenuto un diario. Jon Krakauer si imbatté quasi per caso in questa vicenda, rimanendone quasi ossessionato. Questo libro, in cui Krakauer cerca di capire cosa può aver spinto Chris a ricercare uno stato di purezza assoluta a contatto con una natura incontaminata, è il risultato di tre anni di ricerche.
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Si parla di: Alaska.
Viaggio con Charley, da John Steinbeck (1962)
Se avete - o avete avuto - la fortuna di condividere una parte della vostra vita con un cane, non perdetevi questo libro.
Steinbeck parte nel 1962 per un viaggio on the road con il suo fedele cagnolino Charlie a bordo di Ronzinante, un pickup con unità abitativa incorporata sul cassone, inseguendo la necessita di conoscere l'America, quella di cui tanto ha scritto, nella quale non ci sono più pionieri e frontiere da raggiungere, ma l'unico confine è la conoscenza umana. E forse è proprio questo che l'autore cerca, il contatto con le persone, per dare un volto a luoghi e suggestioni che soltanto un viaggio può permettere.
Si parla di: Stati Uniti
In un paese bruciato dal sole, di Bill Bryson (2000)
Dopo la strepitosa passeggiata nei boschi degli Appalachi, Bill Bryson è partito per l'Australia: l'isola più estesa del mondo e che è anche un continente, l'unico continente che è anche una nazione, l'unica nazione che è nata come una prigione. Armato di tanto tempo, del suo immancabile diario di viaggio e di inesauribile ironia e curiosità, Bryson ha attraversato in treno l'interno desertico, ha guidato nelle città e lungo le strade costiere, ha camminato e navigato, e si è fermato a parlare più o meno con tutti quelli che ha incontrato. Ayers Rock e la Grande barriera corallina, il bush e la spinifex, i serpenti velenosi e i canguri, Sydney e Canberra, gli aborigeni, i vecchi hippy e i surfisti in cerca della grande onda... il "catalogo australiano", insomma, è completo, e non poche saranno anche le sorprese. Tutto raccontato con la partecipazione emotiva, l'allegria stilistica e lo straordinario umorismo che hanno fatto di Bryson lo scrittore di viaggi più letto, e divertente, al mondo.
Si parla di: Australia.
Deserto solitario, di Edward Abbey (1968)
"No, la natura selvaggia non è un lusso, ma una necessità dello spirito umano, vitale per le nostre esistenze quanto l'acqua e il buon pane. Una civiltà che distrugge quel poco che rimane di essa, di quello che si è conservato nel tempo, delle cose che erano in origine, si separa volutamente dalle sue radici e tradisce il principio stesso su cui essa si basa"(Edward Abbey)"Desert solitaire" è diventato un libro di culto sin dalla sua pubblicazione, nel 1968. Un racconto provocatorio e mistico, arrabbiato e appassionato, in cui Edward Abbey ci restituisce la sua esperienza di ranger nell'Arches National Monument, nel Sudest dello Utah, catturandone l'essenza e trasmettendoci il desiderio di vivere nella natura e conoscerla nella sua forma più pura: silenzio, lotta, bellezza abbagliante. Ma "Desert solitaire" è anche il grido angosciato di un uomo pronto a sfidare il crescente sfruttamento operato dall'industria petrolifera, mineraria e del turismo. Sono trascorsi quasi cinquant'anni, e le osservazioni di Abbey, le sue battaglie, non hanno perso nulla della loro rilevanza. Anzi, oggi più che mai, "Desert solitaire" ci chiama a combattere, mettendoci di fronte a un'ultima domanda fondamentale: riusciremo a salvare ciò che resta dei nostri tesori naturali prima che i bulldozer manovrati dal profitto colpiscano ancora?
Si parla di: Utah.